E’ diventato un po’ più pesante il pacchetto-previdenza inserito nella manovra di Bilancio firmato da Giorgia Meloni. A meno che non ci saranno dei possibili ripensamenti in extremis. Cambieranno i requisiti per l’accesso delle lavoratrici al pensionamento anticipato con il ricalcolo contributivo dell’assegno e sarà modificato il sistema di indicizzazione degli assegni.
Nel 2023 l’adeguamento dovrebbe comunque essere garantito al 100% per quelli che fino a quattro volte il minimo Inps (circa 2.100 euro mensili). Confermati i pensionamenti anticipati con il mix Quota 41 e 62 anni d’età: una Quota 103 di fatto, in una nuova configurazione, che scatterà dal 1° gennaio del prossimo anno.
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