Il Tribunale civile dell’Aquila ha condannato la Presidenza del Consiglio dei ministri a risarcire otto milioni di euro alle 30 parti civili per le rassicurazioni prospettate dall’ex numero due del Dipartimento nazionale di Protezione civile, Bernardo De Bernardinis, già condannato con sentenza passata in giudicato a 2 anni di reclusione.
L’iniziativa legale riguarda il lavoro della Commissione Grandi Rischi riunita all’Aquila il 31 marzo 2009, a cinque giorni dalla tragica scossa, che avevano tranquillizzato la popolazione alla prese con uno sciame sismico da alcuni mesi.
Nella notte tra il 5 e il 6 aprile 2009, alle ore 3:32, una scossa di magnitudo 5.8 gradi della scala Richter colpisce il capoluogo abruzzese. Tragico il bilancio delle vittime: 309 morti, oltre 1.600 feriti, 80mila sfollati. Nei mesi successivi parte la lunga macchina della ricostruzione, ma ad oggi sembrerebbe che ancora nulla sia stato fatto di concreto.
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