E’ accaduto a Lecce nei Marsi (L’Aquila), dove un orso ha fatto irruzione in un campo scout, puntando la tenda con le provviste alimentari.
Un fuggi fuggi generale, e tanta paura, da parte dei 15 ragazzini di 12 anni che erano accampati in località “La Guardia”, fuori dal territorio del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. I 15 scout sono scappati dalle tende per rifugiarsi nelle auto. Tutta colpa della poca cautela del capo scout: da quanto sostengono il direttore del Parco, Luciano Sammarone, e il sindaco di Lecce nei Marsi, Augusto Barile.
Perché “l’orso può arrivare, soprattutto se metti la tenda dentro casa sua. I capi scout dovrebbero guidare meglio i loro ragazzi. Lo scoutismo è responsabilità, fondamentalmente. I capi scout hanno dimostrato di non averne. E ancora una volta ci va di mezzo l’orso. Ma anche i bambini, che ovviamente non sono consapevoli”, dice il direttore del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
“Lo scoutismo sta perdendo quello che è il senso, che non è solo vivere in natura, è la responsabilità di quello che si fa. Si sa che gli orsi scendono a Lecce nei Marsi passando dalla Guardia. Quindi i capi scout hanno messo le tende dentro casa dell’orso, che è entrato nella cambusa, dove c’era la roba da mangiare, e poi da lì, nel video che io ho visto, se n’è andato per i fatti suoi”, sottolinea Sammarone.
Il sindaco di Lecce nei Marsi, Augusto Barile, aggiunge: “Noi avevamo esortato i capi scout a mettere le scorte di cibo in una tenda cambusa più resistente, perché se l’orso non riesce a romperla una volta, non torna più. E soprattutto avevamo suggerito di piazzare questa tenda più lontano da quelle dove pernottano i ragazzini“.
Sul posto sono arrivati i Carabinieri forestali che hanno messo in sicurezza i ragazzi ed allontanato l’animale protetto.
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