Nell’Istituto Rosa Luxemburg di Bologna, nell’offerta formativa della scuola ha inserito la cura dell’orto. Gestito da 900 alunni servirà per scaricare la tensione ma anche per scontare eventuali sanzioni disciplinari.
“Il senso della sanzione è riflettere su ciò che si è fatto – ha spiegato la preside Alessandra Canepa a Repubblica – Non c’è meglio del verde per farlo e non c’è niente di peggio che sospendere gli allievi, lasciandoli a casa da scuola, come solitamente invece avviene. Con pochi frutti.” Al lato dell’orto c’è anche l’altra grande novità di quest’anno: un’aula outdoor, per fare lezione all’aperto. “È la prima volta che facciamo lezioni all’aperto, non so come sarà”, racconta al quotidiano uno studente. Gli spazi sono stati proegettati e realizzati da Mario Serantoni, esperto in architettura organica vivente, e Amerigo Sivelli, specialista in percorsi didattici. Lo scopo dell’esperimento è quello di rimettere i ragazzi in contatto con la natura, un’iniziativa che ha già suscitato moltissimo entusiasmo, sia tra alunni che tra i genitori. Per questo, la scuola ha ricevuto molte domande di iscrizione.
foto crediti bolognatoday
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