Al pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia (Napoli), il 3 gennaio scorso, alle ore 20.30 circa, un’infermiera è stata strattonata, trascinata per i capelli, sbattuta per terra e, infine, colpita con un violentissimo pugno al viso. Tutto per aver invitato i parenti di un paziente assistito nella sala dei codici gialli-rossi ad allontanarsi e spostarsi nella sala d’attesa per consentire ai medici di poter lavorare.
Giuseppe Russo, direttore generale dell’Asl Napoli 3 Sud, dell’ospedale di Castellammare di Stabia, e il direttore sanitario Massimo Maiolo, esprimono “solidarietà e vicinanza” all’infermiera in servizio che nel pronto soccorso del San Leonardo è stata aggredita violentemente mercoledì sera dai parenti di un paziente.
“Siamo stanchi delle violenze – dice il direttore generale Russo – chiediamo l’immediata attivazione del drappello di polizia all’interno del presidio. Arrivati a questo punto la militarizzazione degli ospedali è l’unica strada percorribile”.
“Ogni giorno – aggiunge Russo – gli operatori sanitari raggiungo il posto di lavoro per curare e non certo per rischiare la vita. Naturalmente, nel percorso giudiziario che seguirà questo atto di violenza, come azienda ci costituiremo parte civile”.
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