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Il beato Carlo Acutis presto santo. L’annuncio di papa Francesco

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Carlo Acutis sarà presto santo.

A sette anni scriveva sui quaderni di voler essere sempre unito a Gesù, aggiungendo che quello era il suo programma di vita.

Devoto e credente da piccolino, praticante anche, sebbene i genitori non fossero particolarmente praticanti.

Nato a Londra nel 1991 ma vissuto a Milano dove ha frequentato le scuole dei Gesuiti, Carlo è morto a causa di una leucemia fulminante il 12 ottobre del 2006 a Monza, all’Ospedale San Gerardo, lasciando dietro di sé una sequela di gesti, opere, scritti dai quali, chi lo conosceva, intravedeva una insolita quanto eccezionale vita spitituale e da santo.

Papa Francesco dopo averlo proclamato beato due anni fa ha annunciato di volerlo santificare ieri mattina, e  ha firmato il decreto per il riconoscimento del miracolo necessario alla canonizzazione che avverrà prossimamente a San Pietro, in una data ancora da fissare, il prossimo ottobre, quasi sicuramente, durante il sinodo, o il prossimo 2025 in occasione del giubileo.

La guarigione scientificamente inspiegabile studiata da una commissione medica in Vaticano e dovuta alla intercessione del beato Acutis riguarderebbe una ragazza del Costa Rica, studentessa in Italia, operata per un trauma cranico dovuto a un incidente. Le sue condizioni erano disperate ma ora è perfettamente guarita.

Nel 2020 Carlo Acutis, il cui corpo riposa nella chiesa di Santa Maria Maggiore ad Assisi, era stato proclamato Beato per la guarigione di un bambino brasiliano afflitto da una gravissima disfunzione al pancreas e che uscì dalla malattia dopo aver toccato un lembo del pigiama del beato che indossava quando è morto.

Negli anni successivi Matheus fu sottoposto a una serie di esami diagnostici, dai quali la malformazione risultò definitivamente scomparsa e il pancreas tornato normale, con conseguente ripresa della normale crescita staturo-ponderale. La guarigione “istantanea, completa e duratura” è stata ritenuta inspiegabile dalla Consulta Medica della Congregazione delle cause dei santi, e quindi miracolosa. Nel novembre 2019 la Consulta Medica ha così espresso parere positivo sul miracolo attribuito alla sua intercessione, aprendo la strada al percorso per la santità.

Acutis, ripeteva spesso ad amici e parenti, queste parole: “L’Eucaristia è la mia autostrada per il cielo”.

Devotissimo alla Madonna, recitava il rosario e partecipava anche alla messa tutti i giorni, mentre utilizzava il web per evangelizzare e fare volontariato. “Amava pregare ma era modernissimo”.  “Nel suo piccolo ha fatto tanto, per amore di Dio e del prossimo”.

Nel 2006, all’età di 15 anni, Carlo Acutis viene improvvisamente colpito da una leucemia mieloide acuta M3, la forma più aggressiva che esista: muore in soli tre giorni, proprio il 12 ottobre, presso l’ospedale San Gerardo di Monza. Prima di chiudere gli occhi aveva dichiarato di voler offrire le sue sofferenze per il Papa e per la Chiesa, promettendo alla famiglia che avrebbe dato molti segni della sua presenza. Uno su tutti, i miracoli che hanno salvato la vita al piccolo Matheus e a Valeria.

Inoltre, era anche felice, sapendo che sarebbe morto, di arrivare in cielo.

La salma di Carlo Acutis, vestita di tuta e sneakers, è stata esposta da diversi anni nella chiesa di Santa Maria Maggiore ad Assisi nei giorni della beatificazione, avvenuta nel 2020.

Carlo Acutis è divenuto un modello di vita cristiana per tanti giovani e giovanissimi fedeli, ecco che è stato definito e proclamato dal Santo Padre, Papa Francesco, “patrono di internet”.

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Giovanna Manna

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