Condanna di 6 mesi di reclusione e il pagamento di 100 mila euro di provvisionale risarcitoria alle cinque parti civili costituite per i danni subiti da un bimbo, sottoposto a troppa chemioterapia. E’ la condanna emessa dal Tribunale di Perugia nei confronti di un medico dell’ospedale del capoluogo umbro, accusato di aver somministrato una dose sbagliata di radioterapia, 200 per cento superiore rispetto a quella prescritta, a un piccoli di soli sei anni malato di leucemia.
Una vicenda che risale al 2016 e per la quale – come riportano oggi alcune testate giornalistiche di stampa nazionale – la sentenza di primo grado del giudice monocratico, Loretta Internò, è arrivata ieri nei confronti del medico 48enne, accusato di lesioni personali colpose.
Una somministrazione errata di farmaci che, secondo la Procura, ha provocato al piccolo “una patologia cerebrale” dalla quale è scaturita “una grave regressione nelle capacità di cognizione e di ragionamento e un notevole deficit di coordinazione”.
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