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Martinsicuro, in provincia di Teramo, la mamma di una piccola, in età da prima elementare, non può andare a scuola a causa di una malattia rara, l’encefalopatia epilettica. Secondo quanto riportato da “Il messaggero”, Silvia è costretta a casa da circa un mese perché in classe manca la figura dell’infermiere professionale, nonostante sua mamma lo avesse chiesto alla Asl di Teramo già alcuni mesi fa, informando anche le istituzioni. E così ora Sonia Costantini ha rinnovato il suo appello.

“Chiedo al presidente del Consiglio Giorgia Meloni di intervenire, mi scrivono famiglie da tutta Italia, vivono lo stesso problema della mia bambina – ha spiegato al quotidiano la mamma di Silvia -. Mia figlia necessita di un infermiere professionale che possa somministrare a scuola, in caso di bisogno, un farmaco salvavita o gestire la peg. Senza questa figura sanitaria che possa assisterla, a lei la scuola è preclusa”.

“Non mi sembrava giusto rimanere in classe quando tutti gli altri bambini non fanno lezione con i genitori – ha continuato Sonia Costantini al “Messaggero” -, anche mia figlia doveva fare quella esperienza formativa allo stesso modo degli altri alunni”. Inutile però la nuova richiesta di avere un infermiere professionale all’interno del plesso scolastico. “In questo momento a mia figlia vengono negati i diritti costituzionali all’istruzione e alla salute” sottolinea la Costantini che è diventata un punto di riferimento per molti genitori di tutta Italia che si trovano nella stessa situazione.

ph credit pixabay

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