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Il 1 novembre 2009 moriva a Milano Alda Merini, la poetessa dei Navigli, tra le più grandi del Novecento, con una vita difficile che vide anche l’internamento da giovane in una clinica e poi in un ospedale psichiatrico in età adulta.

Nata a Milano il 21 marzo 1931, Alda Merini ha cominciato a comporre le prime liriche giovanissima, all’età di 16 anni. La prima raccolta di poesie di Alda Merini, ‘La presenza di Orfeo’, fu pubblicata nel 1953, ed ebbe subito un grandissimo successo di critica.

Il suo capolavoro è però considerato ‘La Terra Santa’ che le è valso, nel 1993, il Premio Librex-Guggenheim ‘Eugenio Montale’ per la Poesia.

Altre sue raccolte sono ‘Testamento’, ‘Vuoto d’amore’, ‘Ballate non pagate’, ‘Fiore di poesia 1951-1997’, ‘Superba è la notte’, ‘L’anima innamorata, ‘Corpo d’amore’, ‘Un incontro con Gesù’, ‘Magnificat. Un incontro con Maria’, ‘La carne degli Angeli’, ‘Più bella della poesia è stata la mia vita’, ‘Clinica dell’abbandono’ e ‘Folle, folle, folle d’amore per te. Poesie per giovani innamorati’.

La poetessa italiana si è cimentata anche con la prosa in ‘L’altra verità’, Diario di una diversa’, ‘Delirio amoroso’, ‘Il tormento delle figure’, ‘Le parole di Alda Merini’, ‘La pazza della porta accanto’ (con il quale vinse il Premio Latina 1995 e fu finalista al Premio Rapallo 1996), ‘La vita facile’, ‘Lettere a un racconto. Prose lunghe e brevi’ e ‘Il ladro Giuseppe. Racconti degli anni Sessanta’ e con gli aforismi ‘Aforismi e magie’.

Nel 1996 era stata proposta per il Premio Nobel per la Letteratura dall’Academie Francaise e ha vinto il Premio Viareggio. Nel 1997 le è stato assegnato il Premio Procida-Elsa Morante e nel 1999 il Premio della Presidenza del Consiglio dei Ministri-Settore Poesia.

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