Ieri sera a ‘Fuori dal Coro’, Amira, donna pakistana che vive a Ferrara ha raccontato di aver “paura”
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La donna è stata schiava di un matrimonio islamico da oltre 12 anni. Al programma di Rete 4, ha rivelato di aver subito torture e abusi da parte del marito che l’ha tenuta anche in ostaggio: “Vogliono che le donne stiano sempre a casa. Mi trattano come un essere inferiore, se faccio qualcosa di sbagliato mi vogliono punire o uccidere”.
“Tengo sempre la luce accesa per dormire, perché ho ancora tanta paura – ha raccontato la donna -. Per me è stata una prigione a casa dei miei suoceri. Loro mi minacciavano di picchiarmi e tante altre cose. Dovevo sempre stare a casa”.
Amira è stata costretta a un matrimonio combinato: ha conosciuto il marito il giorno delle nozze e dal giorno successivo ha iniziato a vivere con lui. “Ero incinta di sette mesi, mio cognato mi picchiò – prosegue il suo racconto -. Non potevamo usare il bagno. dovevamo andare in un altro bagno fuori dalla casa, anche con i bambini che per questo erano sempre malati”.
Se non aveva più le forze per portare a termine i lavori domestici, Amira, rivela, che era costretta a inginocchiarsi e a chiedere ogni volta scusa: “Anche quando era incinta facevo tutte le faccende a casa, ma se non ce la facevo mi facevano restare tutta la notte seduta”. La donna, nel corso dell’intervista, si ferma più volte nel racconto perché ancora molto provata da quanto ha vissuto. Soprattutto rispetto alle violenze subite: “Nella notte qualcuno veniva nella mia stanza, voglio dimenticare quello che succedeva”.
Amira ha trovato la forza di denunciare quando il marito ha sequestrato la figlia di 12 anni per darla in sposa a un uomo più anziano: in queste settimane a Ferrara si aprirà il processo contro la famiglia che l’ha tenuta in ostaggio per tutto questo tempo, ma lei continua a vivere e ad avere paura.
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