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Sarebbero  62 le donne alawite rapite nelle ultime settimane in Siria da non meglio precisate milizie sunnite considerate vicine al nuovo governo di Damasco, a riferirlo è una relazione dettagliata del Comitato per i diritti umani in Siria e con sede a Ginevra.
Questo conteggio corrisponde in parte a quello diffuso nei giorni precedenti dall’Osservatorio per i diritti umani in Siria, secondo cui da marzo scorso a oggi “più di 50” donne alawite sono state rapite ai posti di blocco eretti da non meglio precisati miliziani sunniti filo-governativi.

Il conteggio del Comitato per i diritti umani si baserebbe su testimonianze e fonti incrociate sul terreno da ricercatori e attivisti per i diritti umani.

Il fenomeno dei rapimenti delle donne alawite si inserisce pertanto, in un contesto molto ampio di continue e sistematiche violazioni da parte di gruppi armati considerati vicini al nuovo governo siriano nei confronti di civili della costa siriana, nelle regioni di Latakia e Tartus.

“Siamo di fronte a una sistematica pulizia etnica”, si legge nella relazione.

ph credit pixabay