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Dopo mesi di trattative con il ministero dell’Economia il ministro Alessandro Giuli l’ha spuntata: scende l’aliquota dell’Iva sulla transazione ed esportazione di opere d’arte.

In Italia passa dal 22% al 5% portandosi così al livello più basso in Europa e superando anche la Francia e la Germania che, una volta capite le intenzioni del governo italiano, si erano affrettate a varare per prime la manovra correttiva, facendo scendere le loro rispettive aliquote al 5,5% e al 7%.

“Missione compiuta” esulta il ministro della Cultura che parla di un “risultato storico” perché “competere ad armi pari per l’Italia significa primeggiare. L’Italia così torna protagonista del mercato dell’arte”.
Inoltre il ministro ha citato anche i dati di Nomisma, mantenere l’aliquota attuale del 22% avrebbe comportato al settore una perdita fino al 28% del fatturato complessivo.

 

ph credit pixabay