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Nella notte tra il 19 e il 20 maggio un missile ha colpito l’abitazione in cui si trovava lui e altri quindici membri della sua  famiglia nella Striscia di Gaza. Perdendo familiari, tra cui anche la madre e la sorella.

Asaad (8 anni) e il suo fratellino Mohamed, come il papà sono salvi. Ma sono apparse subito gravissime le sue condizioni di salute: ha subito l’amputazione della gamba destra, e ha riportato una grave compromissione della vista all’occhio destro.

Le sue condizioni erano così critiche che, subito dopo il primo soccorso, il bambino è stato dichiarato clinicamente morto. Solo una tempestiva rianimazione cardio-polmonare ha permesso di salvargli la vita. Attraverso un’operazione di evacuazione medica da Gaza (Medevac), a giugno Yousef e i suoi figli sono arrivati a Torino, grazie alla missione umanitaria Food for Gaza, coordinata dalla regione Piemonte e supportata dal ministero degli esteri italiano, e del ministro Antonio Tajani.

Accolti all’ospedale infantile Regina Margherita, l’équipe di chirurgia oculare è riuscita a salvare la vista di Asaad. Un ulteriore passo fondamentale nel percorso di rinascita del bambino è stato reso possibile dall’Officina ortopedica Maria Adelaide – centro specializzato nella realizzazione di dispositivi protesici ad alta tecnologia – che ha donato ad Asaad una protesi alla gamba, realizzata con stampante 3D di ultima generazione, restituendogli fiducia e nuove prospettive per il futuro.

“Sono infinitamente grato – dice il padre del bimbo – a tutti coloro che hanno reso possibile l’apertura dei canali umanitari, all’ospedale Regina Margherita, all’Officina Ortopedica Maria Adelaide e alla Croce rossa italiana comitato di Torino. Tutti insieme hanno contribuito a ridare speranza nel futuro a me e ai miei figli”.