Identificati i due kamikaze dell’aeroporto Zaventem di Bruxelles. Si tratterebbe dei fratelli Khalid e Ibrahim al Bakraoui, a riferirlo è l’Rtbf. (altro…)
Il terrorismo islamico ha colpito il cuore dell’Europa, Bruxelles. Prima due esplosioni all’aeroporto di Zaventem, alle 8 di questa mattina hanno ucciso almeno 14 persone per mano di un kamikaze. Un’ora dopo una bomba è esplosa in centro, alla fermata di metro Maelbeek, vicino alle istituzioni europee, uccidendo almeno 20 persone. (altro…)
La fuga di Salah Abdeslam è terminata da dove è cominciata, a Molenbeek, il quartiere dove è nato, lo scorso 13 novembre. E’ possibile, che il terrorista più ricercato d’Europa, 26 anni, in fuga dall’attentato dagli attentati di Parigi, non si sia mai mosso da Bruxelles.
Ferito ad una gamba e arrestato dopo mesi di ricerche, nel corso di una massiccia operazione anti-terrorista condotta nel quartiere di Bruxelles. Le sue impronte e il suo Dna erano state ritrovate nell’appartamento di Forest, dove martedì scorso c’era stato un blitz delle teste di cuoio belghe.
Ecco allora che la polizia, a causa della fuga di notizie che c’era stata, ha anticipato l’operazione per la sua cattura.
Con Salah sono state arrestate altre quattro persone. Il portavoce della procura belga ha chiarito che oltre ad Abdeslam ed ad un complice, anche lui ferito, le altre tre persone arrestate sono i membri di una famiglia che ospitava il terroristia. Mentre Abdeslam ed il complice sono sotto custodia, la procura non esclude che i tre membri della famiglia potrebbero essere rilasciati se sarà dimostrato di non essere coinvolti in un favoreggiamento.
Secondo la stampa belga, l’operazione di polizia sarebbe cominciata intorno alle ore 14, ora locale. La soffiata che ha consentito di individuare Salah sarebbe provenuta da un uomo di cui non è stata rivelata l’identità. Salah, ferito a una gamba, è stato già trasferito in un ospedale dalla regione di Bruxelles, e sarà interrogato il più presto possibile. La sua difesa sarà assunta da Sven Mary, uno dei migliori avvocati di Bruxelles, la richiesta, ha spiegato lo stesso legale, è stava avanzata da persone vicine ad Abdeslam. Anche l’altro complice ferito durante il blitz e’ stato ricoverato con Salah in un ospedale di massima sicurezza nella regione di Bruxelles. Il ferito si chiama Soufyane Kayal ed è legato all’algerino Mohamed Belkaid, ucciso martedì nella sparatoria a Forest.
Sono due le persone arrestate in Belgio con l’accusa di pianificazione di attentati terroristici nella città di Bruxelles e contro le forze dell’ordine.
Lo ha riferito questa mattina l’emittente belga Rtbf, precisando anche che delle 6 persone in stato di fermo, durante le perquisizioni condotte della polizia ieri nella capitale, e a Liegi, quattro persone sono state rilasciate, per le altre due confermati gli arresti per partecipazione alle attività di un gruppo terroristico e coinvolgimento nella minaccia di un attacco.
Al momento non si parla di possibili legami con gli attentati dello scorso novembre avvenuti a Parigi.
Cosa certa è che in cima alla lista degli obiettivi dei due sospettati terroristi c’era un attacco nella Grand Place di Bruxelles, per fine anno.
A Bruxelles l’allerta terrorismo resta al massimo livello dopo il blitz partito nella notte per cercare di catturare Salah Abdeslam, che però è riuscito scappare. Dopo una retata scattata con una maxi-operazione coordinata in sette quartieri della città, le forze dell’ordine hanno arrestato 16 persone collegate all’inchiesta sugli attentati di Parigi. (altro…)
In tutta Europa è caccia all’ottavo terrorista che ha preso parte agli attentati del 13 novembre. Secondo l’agenzia France Press, la polizia avrebbe individuato tra i responsabili tre fratelli, uno dei quali sarebbe latitante e in fuga verso il Belgio. Un fratello sarebbe morto negli attacchi, un altro detenuto in Belgio.
Quello in fuga, sarebbe Abdeslam Salah è su di spicca un mandato di cattura internazionale. La polizia francese ha diffuso le sue generalità.
Un pool investigativo franco-belga indaga sui legami che intercorrono tra Bruxelles e Parigi. Nel commando ci sarebbero infatti oltre al franco-algerino Mostefai, anche due francesi residenti in Belgio. I terroristi avrebbero operato in modo coordinato divisi in tre gruppi e le auto utilizzate per gli attentati francesi sarebbero state ritrovate, una Seat nera e una Polo nera, quest’ultima utilizzata dai terroristi per arrivare al Bataclan.
Intanto, per la quarta volta in 18 mesi la pista di un attentato, riuscito o sventato, passa attraverso il comune di Molenbeek, a Bruxelles, situato a pochi chilometri dalla sede dell’Ue.
Le forze dell’ordine più volte hanno scoperto il passaggio in questa zona di adepti dell’estremismo radicale coinvolti in diversi complotti. Tra questi il francese Mehdi Nemmouche, rientrato dalla Siria prima di attaccare il museo ebraico a Bruxelles dove nel maggio 2014 rimasero uccise 4 persone e quello che è stato identificato come il cervello – ancora a piede libero – del complotto di Verviers, dove nel gennaio 2015 due jihadisti sono rimasti uccisi in un’operazione antiterrorismo nel quadro di un’inchiesta su una cellula operativa che pianificava attentati contro i servizi di polizia.
Legami con la città di Molenbeek accertati anche per il giovane marocchino Ayoub el-Khazzani, disarmato appena in tempo sul TGV Amsterdam-Paris, nel mese di agosto. E infine cinque persone sono state arrestate sempre qui in seguito alle perquisizioni effettuate in relazione agli attentati di Parigi, come confermato dal sindaco del comune – uno dei 19 che costituisce l’agglomerato di Bruxelles – Françoise Schepmans.
Questa mattina è scattato negli edifici che ospitano gli uffici del parlamento europeo un allarme bomba. Una vettura sospetta è stata notata nel parcheggio sotterraneo in attesa dell’intervento degli artificieri. (altro…)
Un cittadino di nazionalità francese di 29 anni è stato arrestato a Marsiglia perché ritenuto responsabile della strage del 24 maggio avvenuta al museo ebraico di Bruxelles. (altro…)
Dopo il grande successo ottenuto a Roma, gran parte delle opere della mostra “PPP. Una polemica inversa. Omaggio a Pier Paolo Pasolini” arriverà in Belgio presso l’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles. (altro…)
Da Bruxelles arriva un blocco sul nuovo regolamento che disciplina gli alimenti dedicati a diete speciali che non include però, più i prodotti per celiaci. (altro…)