Una terapia mininvasiva non chirurgica è stata inaugurata ufficialmente all’Hub di Cosenza con l’ablazione percutanea laser ecoguidata. Gli interventi sono stati eseguiti con successo su quattro donne affette da noduli tiroidei benigni ma voluminosi, che causavano sintomi di compressione, soffocamento e disagio derivante da danno estetico. (altro…)
Una donna di 50 anni, in servizio presso l’azienda sanitaria provinciale, dopo aver chiesto nei mesi scorsi l’amputazione di un arto inferiore per una cancrena curata male, dopo un mese di ricovero, è morta in ospedale. La situazione era improvvisamente peggiorata al punto che la donna non ce l’ha fatta.
A darne notizia è il quotidiano regionale “La Gazzetta del Sud”.
Tutto è cominciato lo scorso aprile, quando il medico si era recato presso il pronto soccorso dell’ospedale civile “Santissima Annunziata” di Cosenza per un piede gonfio. Allora la diagnosi fu di una cura dermatologica con relative dimissioni immediate, come dichiara sulla Gazzetta il suo avvocato.
Il medico dopo pochi giorni aveva ancora forti dolori al piede con secrezione. Si è rivolto allora nuovamente al pronto soccorso del capoluogo calabrese e nuovamente è stato dimesso senza approfondimenti del caso.
Le condizioni della donna sono via via peggiorate dino ad arrivare alla richiesta urgente da parte di un collega di un ricovero immediato. Secondo il team di consulenti incaricati da parte della famiglia della donna deceduta, non sarebbe stato approntato per tempo alcun presidio terapeutico idoneo per la patologia.
La donna aveva richiesto l’amputazione dell’arto ai colleghi dell’ospedale. Ma l’amputazione non è mai stata effettuata. Ora i famigliari del medico (due sorelle e il padre) chiedono l’apertura di un fascicolo sul decesso della donna.
E’ finito in manette il presunto omicida di Silvana Rodrigues De Manton, la donna di origine brasiliane che nel dicembre scorso è stata ritrovata carbonizzata in una macchina nella periferia di Belvedere Marittimo dove abitava. Emessa custodia cautelare in carcere su richiesta della Procura della Repubblica di Paola. L’uomo, 34 anni, è accusato di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere. (altro…)
Un blitz antiterrorismo, condotto dagli uomini della Digos di Cosenza, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un “foreign fighter” marocchino, Hamil Mehdi (25 anni), residente a Luzzi, finito nel mirino degli investigatori già dal mese di luglio.
Commerciante ambulante, il giovane è accusato del reato di auto addestramento per terrorismo internazionale.
Arrivato in Turchia il 10 luglio scorso, dove era stato fermato per un controllo, dopo gli accertamenti le autorità turche insieme agli uomini dell’antiterrorismo italiano, lo avevano respinto per “sicurezza pubblica” in Italia.
Ma il giovane sembrava intenzionato a raggiungere gli scenari di guerra.
“L’arresto di oggi è uno dei primi casi di applicazione della legge del 2015 che contesta l’auto addestramento ai fini di terrorismo internazionale”, ha spiegato il coordinatore della Dda di Catanzaro, Giovanni Bombardieri.
Ma Hamil Mehdi si difende e al momento dell’arresto dice: “Sono andato in Turchia solamente per pregare”. “Mi avevano già accusato di appartenere all’Isis ma io ho sempre negato. Ed anche ora ribadisco che non appartengo all’Isis”.
Una truffa ai danni dell’erario è stata messa in atto per oltre 3 milioni di euro a Cosenza. Si parla di un’evasione fiscale di circa 11 milioni di euro.
A scoprirla gli uomini della Guardia di Finanza di Sibari (Cosenza).
Le indagini hanno condotto alle attività di un consorzio agricolo di produttori e l’indebita percezione di contributi pubblici da parte del consorzio per un importo complessivo di circa 2,2 milioni di euro, concessi per la realizzazione di un programma di investimenti.
Nate due società che emettevano false fatture per circa 4 milioni di euro.
Una prima società aveva il compito di sovrafatturare (per circa 150%) il costo dei lavori, delle prestazioni dei servizi e delle cessioni di beni oggetto di finanziamento; la seconda, attraverso l’emissione di false fatture, di restituire il denaro di suddette operazioni.
Un’ulteriore truffa, poi, sarebbe stata messa a punto ai danni dell’Inps, mediante il coinvolgimento di falsi braccianti agricoli del consorzio.
Il Consorzio agricolo, nel periodo 2011-2013, avrebbe denunciato all’Inps 319 falsi braccianti agricoli.
Le false dichiarazioni di assunzione ammonterebbero a circa 25.000 giornate lavorative, e avrebbe permesso di ottenere indennità previdenziali ed assistenziali indebite per oltre un milione di euro.
Arrestati questa mattina dai carabinieri del Ros, i due presunti assassini del piccolo Cocò Campolongo, il bambino di soli tre anni ucciso e bruciato in auto a Cassano allo Jonio, in provincia di Cosenza. (altro…)
Molestava una donna Francesco Conforti, il 30enne arrestato e posto ai domiciliari dai carabinieri di Rende per atti persecutori. (altro…)
E’ stato fermato dai carabinieri durante la notte per omicidio volontario un ragazzo di 16 anni di Corigliano Calabro (Cosenza) che ha confessato di aver ucciso a coltellate la sua fidanzata Fabiana Luzzi della sua stessa età, nel corso di una lite avvenuta venerdì e di aver poi bruciato il cadavere. (altro…)
Una forte scossa di terremoto pari a magnitudo 5 è stata avvertita questa notte all’1,05 nel Pollino, in provincia di Potenza, tra la Basilicata e la Calabria, danneggiando case e costringendo anche all’evacuazione di un ospedale a Mormanno, il paese più colpito dal sisma. (altro…)