Bruna Sartori è la donna che ha annunciato al Prof. Enrico Fiaccadori, direttore della Nefrologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, la sua intenzione di donare ben sette apparecchiature per dialisi che andranno a sostituire quelle più obsolete e rinforzeranno la dotazione del reparto che potrà così offrire ai pazienti ricoverati nelle strutture del Maggiore le tecnologie più avanzate per la cura dell’insufficienza renale. (altro…)
E’ stato eseguito con successo il trapianto di rene in un bambino di 6 anni, il cui donatore era un bambino di appena 1 anno, morto a causa di un brutto incidente, i cui genitori avevano dato il consenso per il prelievo degli organi, permettendo a Marco (nome di fantasia) di uscire dalla lista d’attesa e ricevere il rene di cui aveva bisogno, dopo aver affrontato la dialisi per due anni.
L’intervento è stato eseguito al Policlinico di Milano a fine aprile. Marco soffriva di ipodisplasia renale bilaterale, una malattia cronica dei reni che lo aveva costretto alla dialisi peritoneale, ovvero una particolare tecnica capace di depurare il sangue sfruttando il peritoneo (membrana che avvolge gli organi interni), con un catetere permanente inserito nell’addome.
Dopo l’intervento Marco è rimasto 13 giorni in osservazione, per verificare che l’intervento fosse riuscito e non ci fosse pericolo di rigetto. Poi è tornato a casa con i suoi genitori, lasciandosi alle spalle anche la dialisi.
Ora al piccolo dovrà sottoporsi per tutta la vita a terapia immunosoppressiva ma potrà condurre finalmente una vita normale.
Rina Zanibellato, 79enne di Paderno in provincia di Treviso, è morta per favorire un giovane in lista di attesa. La donna aveva esposto al marito, al figlio e ai parenti, il desiderio di donare il rene che l’avrebbe salvata a un giovane, uno dei tanti ragazzi che aveva incontrato negli anni di dialisi.
Da sedici anni Rina, era costretta a sottoporsi tre volte alla settimana a dialisi. Ma nonostante questa lunga battaglia, giunto il momento dell’atteso trapianto di rene, ha deciso di rinunciarvi.
Un grande gesto di generosità per salvare un’altra persona. Giunto il momento del trapianto, ha infatti detto “No, datelo a chi è più giovane di me, io la mia vita l’ho fatta”.
E così ha continuato la sua dialisi fino a ieri quando si è spenta nel reparto di Nefrologia dell’ospedale Ca’ Foncello, lo stesso ospedale nel quale aveva conosciuto nel corso degli anni tanti giovani malati come lei.
Al policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena, una donna di 39 anni è stata sottoposta ad uno straordinario intervento a causa delle complicanze legata ad una gravidanza, 16 anni prima. Ebbene ha dovuto subire un doppio trapianto di cuore e rene, ma tutto è andato per il meglio. (altro…)