Mentre dagli Usa partono critiche dell’ambiente finanziario sul programma di sviluppo della Tesla (in termini di utili e di convenienza dell’acquisizione di Solar City), dalla Francia, da Biarritz, arriva la notizia di un incendio che ha colpito alcuni giorni fa, durante un test su strada una Model S90D.
L’auto, messa a disposizione di potenziali clienti durante l’Electric Road Trip, un evento che Tesla ha organizzato per promuovere in varie parti del mondo i propri Model S e Model X, ha preso fuoco dopo che sul display di bordo era apparso l’avviso di un problema riguardante la ricarica ed era stato avvertito un forte rumore.
Nessun danno, per fortuna, per le tre persone a bordo (un dipendente Tesla, un cliente alla guida e un passeggero), ma il veicolo è andato completamente distrutto, nonostante il tentativo da parte dei vigili del fuoco di salvare il salvabile.
Foto Ansa
La città di Cannes ha emesso un’ordinanza municipale che vieta l’utilizzo del burkini, il costume da bagno che copre tutto il corpo, sulle proprie spiagge, perché “manifesta in maniera ostentata un’appartenenza religiosa” e per questo “rischia di creare disturbo all’ordine pubblico”.
L’ordinanza, firmata dal sindaco di centrodestra David Lisnard, vieta “l’accesso alle spiagge e ai bagni” alle persone “che non hanno una tenuta corretta, rispettosa del buon costume e della laicità, che rispetti le regole d’igiene e di sicurezza dei bagnanti nel dominio pubblico marittimo”.
Il direttore generale dei servizi della città di Cannes spiega che non si tratta di vietare un simbolo religioso, ma “una tenuta ostentata che fa riferimento a un’adesione a dei movimenti terroristi che ci fanno la guerra”.
Un parroco, due suore e due fedeli sono stati presi in ostaggio in una chiesa di Saint-Etienne-du Rouvray, vicino a Rouen. Gli assalitori sono due uomini armati di coltello, forse con problemi mentali, rimasti uccisi dalle teste di cuoio della polizia.
Il parroco, padre Jacques Hamel di 86 anni, è stato sgozzato, mentre un altro ostaggio, anche lui colpito alla gola, è morto due ore dopo di agonia e il ricovero in ospedale.
Polizia ed esercito sono intervenuti subito isolando la zona. Sul luogo sono giunte anche diverse ambulanze. Al momento sono ignote le identità dei due criminali e le motivazioni del terribile gesto.
Gli attentatori sarebbero entrati attraverso la porta posteriore della chiesa durante la messa mattutina, tra le 9 e le 9,30, bloccando le porte e prendendo in ostaggio il sacerdote che stava celebrando la messa, le due suore e i due fedeli. Una terza suora è riuscita a fuggire e a lanciare l’allarme.
Sono 31 gli italiani ancora da rintracciare dopo l’attentato terroristico avvenuto giovedì sera a Nizza nel quale hanno perso oltre 80 persone e sono rimaste ferite gravemente almeno altre 100.
Lo si apprende dall’Unità di crisi della Farnesina e dal console generale a Nizza, Serena Lippi. Tre i funzionari che si sono recati lì la notte scorsa nella città della Costa Azzurra e sono ora al lavoro per cercare di rintracciare i connazionali nelle diverse liste, di morti, dispersi o feriti presenti nell’area.
E’ già arrivata in Francia l’applicazione «allerta attentati» Saip: una speciale app con la quale chiunque possa essere avvertito attraverso lo smartphone, in tempo reale, di una minaccia incombente, o crisi maggiore legata ad atti di terrorismo nella zona in cui si trova. (altro…)
Un uomo con due pistole, munizioni e un Corano è stata arrestato nella hall di un albergo del parco divertimenti Disneyland Paris.
Secondo fonti ufficiali di polizia l’uomo sarebbe stato “individuato appena giunto in albergo, dove aveva una prenotazione”. Rivelando anche che la sicurezza dell’albergo gli avrebbe trovato addosso due pistole, un Corano e delle munizioni.
Inoltre, un metal detector avrebbe dato l’allarme quando l’uomo ho avrebbe attraversato.
La polizia lo ha posto in stato di arresto ha anche messo in sicurezza la sua vettura. E fermato una donna, che inizialmente aveva dichiarato di essere la sua fidanzata, per poi rilasciarla quando ha scoperto che era completamente estranea alla vicenda.
I documenti trovati sull’uomo attestano che vive a Parigi.
I primi rilievi escluderebbero però la pista del terrorismo. L’uomo si sarebbe giustificato dicendo di portare con sé le pistole solo ed esclusivamente per sicurezza personale.
I risultati del primo turno delle elezioni regionali in Francia comunicati dal ministero dell’Interno dopo lo scrutinio del 98% dei seggi danno al primo posto il partito Front National 27,96%. Subito dopo Les Republicains/UDI (centrodestra) 26,89%, il Partito socialista 23,33%, i Verdi 3,87% e Front de gauche 2,52%.
Il Front National è in testa in sei regioni mentre Marine Le Pen e Marion Le Pen-Marechal ottengono intorno al 40% dei voti nelle rispettive regioni in cui sono candidate: Il Nord Pas-de-Calais Picardie e la Provence-Alpes-Cote d’Azur.
Le Front National di Marine Le Pen ottiene il 42,1% nella regione Nord-Pas-de-Calais-Picardie, dove è candidata alla presidenza.
“Il popolo si è espresso e la Francia ha sollevato la testa. Il Front National è il primo partito della Francia. E’ un risultato magnifico”, è il primo commento a caldo della leader della destra francese.
“Grande Marine, cambierà anche l’Italia”, è il commento del leader della Lega Matteo Salvini.
“Auguro a Matteo Salvini molto successo. E’ un uomo coraggioso, spero che otterrà alle prossime elezioni lo stesso risultato che ha ottenuto il Front National in Francia”, replica Marine Le Pen all’ANSA.
E alla domanda se il Fn e la Lega possano insieme cambiare l’Europa, come auspicato da Salvini, risponde di “Sì, assolutamente”.
Il premier Matteo Renzi ha incontrato all’Eliseo il presidente Francese Hollande. Un vertice operativo, per fare il punto della situazione sulla coalizione anti-Isis, in cui l’Italia pensa a dare un mano in Libano per «liberare» i soldati francesi.
Al termine del vertice Hollande partirà poi per Mosca, per incontrare il presidente russo Putin.
Renzi, invece, alle 10 di questa mattina interverrà alla Sorbona, l’università presso la quale era ricercatrice Valeria Solesin, l’italiana rimasta uccisa nell’attentato al Bataclan.
Renzi: «Abbiamo sentito il dolore di questa nazione come il nostro dolore. È stato compiuto un attentato non solo contro la Francia e contro l’Europa ma contro l’umanità. Ora c’è la necessità di una coalizione sempre più ampia che porti alla distruzione dell’Isis e del disegno atroce che esso rappresenta. Ma contro il terrorismo serve anche una risposta culturale, non solo militare. Inoltre è fondamentale dare priorità assoluta al dossier Libia che rischia di essere la maggiore emergenza. L’Italia, quindi, conferma i suoi impegni a livello Ue».
Nel corso del vertice di emergenza sul terrorismo che si è tenuto a Bruxelles, i ministri degli interni e di giustizia Ue hanno deciso di accogliere la richiesta fatta dalla Francia: rivedere l’accordo di Schengen.
Ovvero, consentire controlli “sistematici” anche dei cittadini dei Paesi membri alle frontiere.
I 28 stati membri hanno detto sì dando il via libera al rafforzamento dei controlli alle frontiere e alla modifica del codice.
L’Italia ha deciso di non intervenire in Siria, di sfilarsi dalla chiamata alle armi francese spiegando che il suo contingente in Iraq è già tra i più consistenti ed è già in corso un aumento delle truppe.
Il premier Renzi spiega che “dichiarare guerra non ha senso”. La linea da sostenere è quella della cautela. “Prudenza e serietà” le parole d’ordine: tanta solidarietà alla Francia, ma l’Italia non dichiarerà guerra ai terroristi. Soprattutto non si farà trascinare “in alcuna iniziativa senza Stati Uniti e Russia – ha spiegato il premier – e senza avere un chiaro obiettivo strategico per il dopo”. Piuttosto l’Italia lavorerà per stanarli, i terroristi.
L’Italia garantisce dunque alla Francia gli aiuti richiesti, ma il ministro Pinotti fa sapere al Consiglio Ue che: “Noi ci sentiamo tutti uniti con la Francia perché pensiamo che l’attacco a Parigi sia stato un attacco al cuore dell’Europa. I nostri figli si sentono cittadini dell’Europa e sentono quello che è successo a Parigi come se fosse successo nella loro capitale”.
Oggi i ministri della Difesa, presieduti dall’alto rappresentante Federica Mogherini, discuteranno su come “sconfiggere il terrorismo. Non lo si fa solo con uno scatto, ma è una lunga marcia: dobbiamo ragionare con lucidità su tutti gli strumenti da mettere in campo. Se lo faremo uniti, questi strumenti saranno più forti”, sottolinea il ministro Pinotti.