La scuola, gli oratori o parrocchie, e le strutture sportive: per circa un adulto su 4 e un ragazzo su 5, in Italia, sono i luoghi frequentati da bambini e adolescenti dove maggiormente può esserci il rischio di subire comportamenti inappropriati, maltrattamenti e abusi da parte degli adulti. Ma il ‘luogo’ più a rischio per i minori è soprattutto Internet per circa 8 adulti e 7 ragazzi su 10. Sono i questi i risultati di una indagine chiamata “Minori e percezione dei rischi” realizzata da Ipsos per Save the Children. (altro…)
Nell’era di internet abbiamo tutti un po’ di difficoltà a concentrarci. In quanto distratti da una serie di notifiche, di messaggi e curiosità che ci arrivano. Sembra infatti, un po’ un cliché, ma un conto sono le chiacchiere da bar, un conto sono le evidenze scientifiche. A tal proposito è stato appena pubblicato su World Psychiatry uno studio che fa il punto della situazione e ci fa molto riflettere sull’argomento. A realizzarlo è un team internazionale che coinvolge diversi istituti di ricerca (Western Sydney University, Harvard University, Kings College, Oxford University e University of Manchester).
Gli autori hanno messo insieme i risultati di diverse ricerche nell’ambito della psicologia, psichiatria e neuroimaging. E in effetti è emerso che la letteratura scientifica pare suggerire che internet possa essere la causa di alterazioni acute e prolungate in specifiche aree cognitive. Ciò influenzerebbe la nostra attenzione, i nostri processi legati alla memoria e le interazioni sociali. L’articolo fa una serie di valutazioni, come ad esempio quelli che sono gli effetti neuroplastici dell’esposizione ad internet. Perché ci sono, e non è una cosa da poco.
“I risultati chiave di questo report sono che gli alti livelli di utilizzo di internet potrebbero in effetti avere un impatto su molte funzioni del cervello”, spiega Joseph Firth, autore principale dello studio. Aggiungendo anche che “Per esempio, il flusso illimitato di richieste e notifiche da internet ci incoraggia a mantenere costantemente un’attenzione divisa. A sua volta può ridurre la nostra capacità di mantenere la concentrazione su un singolo compito”.
“La premessa è che la nostra interazione con l’ambiente esterno è in grado di esercitare un effetto sulla struttura e la funzione del nostro cervello (neuroplasticità). E quindi sulle nostre capacità e il nostro comportamento. Che dal cervello dipendono”, spiega a Wired Giovanna Zoccoli, professoressa di fisiologia al dipartimento di scienze biomediche e neuromotorie dell’Università di Bologna.
Le coppie che devono ricorre alla fecondazione eterologa per poter concepire un figlio, anche se da due anni è legale, sono costrette a ricorrere a privati, alle banche del seme sul web e anche a social network per gli scambi in provetta.
Dopo la sentenza della Consulta il divieto di ricorrere a gameti esterni alla coppia nella procreazione medicalmente assistita non c’è più, ma è come ci fosse ancora. L’attuazione della tecnica negli ospedali pubblici è pressoché inesistente.
A oggi, a essersi attrezzate sono solo 3 regioni: Emilia Romagna, Toscana e Friuli Venezia Giulia.
Così, tutti gli altri si ritrovano a comportarsi come quando c’era il divieto – ricorrendo a cliniche estere.
Ma c’è chi, potendoselo permettere, si rivolge anche a quelle private e chi, trovando soluzioni folk propone lo scambio in provetta sui social network o cerca le banche del seme online.
La Danimarca risulta essere il Paese più connesso al mondo. Subito dopo troviamo la Corea del Sud. (altro…)
Ore ed ore di disagi in tutta Italia, a causa di internet in panne per 5 ore. Disservizi a clienti ed aziende connesse a Wind ed Infostrada, da fisso come da mobile. (altro…)
L’amministrazione del presidente degli Usa Barack Obama ha annunciato di essere pronta a trasferire il ruolo fondamentale nell’attribuzione dei domini internet ad una governance internazionale. (altro…)
Internet compie in questi giorni 25 anni. La data di inizio è stata il 12 marzo del 1989 ed il pioniere è stato Tim Berners-Lee. (altro…)
Quattro italiani su dieci non hanno mai utilizzato un computer e mai usato internet. Questo è il dato che emerge dalla decima edizione dell’Annuario Scienza Tecnologia e Società 2014 di Observa Science in Society. (altro…)
Si parla di 6 ragazzi su 10 tra i 14 e i 20 anni che amano praticare il “sexting” su Internet, o ricevere e inviare foto e video spinti. I mittenti sono amici per il 38,6%, e partner per il 27%. Ma la cosa più inquietante è che lo fanno anche per il 22,7% con sconosciuti conosciuti online. (altro…)
Papa Francesco nel corso dell’udienza, ai partecipanti che erano presenti alla plenaria del Pontificio Consiglio per i Laici, soffermandosi sul tema “Internet” e sul dialogo promosso dal web, ha sottolineato che sono realtà utili ma che bisogna stare attenti alle “trappole e alle illusioni pericolose” che si celano dietro la tecnologia. (altro…)