Ci sono persone in sovrappeso, che sono stressate, hanno bevuto troppo alcool o hanno le vie aeree congestionate che soffrono di russamento creando problemi di riposo a chi dorme accanto. (altro…)
All’Istituto Humanitas di Milano San Pio X, Via Francesco Nava 31, domani il 15 marzo in occasione della Giornata Mondiale del sonno, ci saranno visite gratuite per chi russa. (altro…)
Studiosi della Northern Illinois University hanno ideato un cuscino intelligente in grado di cancellare il rumore di chi russa e di modellarsi con il corpo in modo tale da evitarlo.
Il funzionamento del cuscino, per ora solo prototipo, è descritto sulla rivista scientifica IEEE/CAA Journal of Automatica Sinica. I ricercatori non sono i primi a provare a utilizzare la tecnologia di cancellazione del rumore, ma sistemi precedenti l’hanno montata all’interno di testate del letto e coperte.
Il nuovo dispositivo è integrato direttamente nel cuscino e il sistema di cancellazione del rumore funziona rilevando i suoni e producendo onde sonore di uguale ampiezza per bloccarli. Un microfono “di riferimento” raccoglie poi i suoni del russamento, mentre due microfoni “di errore” captano i rumori ambientali. Quindi, un filtro adattivo crea un segnale anti-rumore appropriato, che viene poi riprodotto attraverso due altoparlanti nel cuscino di chi lo utilizza. Il modo di russare può cambiare durante la notte.
I ricercatori hanno applicato anche un “algoritmo adattivo”. La ricercatrice Lichuan Liu evidenzia sul blog di ingegneria biomedica di IEEE Spectrum che “la zona di quiete è centrata, lontano dalle orecchie del partner”. Negli esperimenti, quando un manichino sensibile al rumore in un letto è stato esposto a registrazioni di russamenti, il sistema ha ottenuto riduzioni del rumore di 31 e 30 decibel rispettivamente nell’orecchio destro e sinistro, mentre il posizionamento sulla testata ha consentito solo riduzioni di rumore di 22 e 21 decibel. Questo si è tradotto in una riduzione di quasi due volte del russare percepito. Livelli di rumore intorno ai 35 decibel sono sufficienti a disturbare la qualità del sonno e facilmente superati da un moderato russamento, nell’intervallo da 50 a 60 decibel. Il record di una nonna inglese è 111.6 decibel.
Chi russa o respira male durante la notte e mette a rischio lo smalto dei denti e facilitando la comparsa anche di carie. Pericolo ancora più presente nei bambini, visto che, nel sonno, molti di loro respirano a bocca aperta per colpa di frequenti raffreddori e allergie. A mettere in guardia su ciò è l’Accademia Italiana di Odontoiatria Conservativa e Restaurativa (Aic). “Il fisiologico pH del cavo orale cala in modo significativo portando ad un netto aumento dell’acidità della bocca. E un ambiente più acido favorisce l’erosione e l’indebolimento dello smalto, anticamera dello sviluppo della carie”, spiega Lorenzo Breschi, presidente Aic e professore ordinario di Odontoiatria Conservativa presso l’Università di Bologna. Secondo la letteratura scientifica, in chi russa e ha apnee notturne, precisa l’esperto, “il rischio di sviluppo della patologia cariosa aumenta di oltre il 37% rispetto ai soggetti che non soffrono di disturbi respiratori”.
Il meccanismo è semplice. Respirare a bocca aperta infatti “asciuga” il cavo orale”, facendo evaporare il sottile strato protettivo di saliva che, “grazie a enzimi antibatterici, anticorpi e sali minerali in essa contenuti assicura con il suo flusso regolare una buona detersione delle superfici dentali, il bilanciamento del pH e, di conseguenza, la rimineralizzazione dello smalto”. La saliva inoltre ha il compito importantissimo di contrastare i batteri. “La secchezza orale quindi contribuisce a far salire i livelli di acidità e altera la flora batterica, favorendo, oltre alle carie anche la comparsa di irritazioni, stomatiti, afte e infiammazioni gengivali”.
Risolvere i disturbi che compromettono una buona respirazione durante il sonno, sia negli adulti che nei bambini, è quindi “importantissimo per evitare conseguenze sulla salute orale”.
Russare è un fastidio per se stessi ma anche per la persona che lo subisce. A soffrire di questo vero e proprio problema di salute, sono sia le donne che gli uomini. Le cause possono essere diverse. (altro…)
Per tutti coloro che soffrono di problemi di respirazione notturna, russamento, apnea nel sonno arriva un nuovissimo apparecchio ideato con stampa tridimensionale, da un gruppo di scienziati australiani. (altro…)
Dividere il letto con qualcuno che ci russa accanto, crea sicuramente qualche fastidio.
Secondo delle statistiche il 4 per cento degli uomini e il 2 per cento delle donne soffrono di apnee ostruttive nel sonno (Osa).
In sostanza il loro riposo, e quello di chi dorme al loro fianco è spesso interrotto da difficoltà respiratorie che si manifestano anche con un forte russare.
Ed è proprio quest’ultimo, che può danneggiare l’intesa di coppia, provocando anche danni alla materia cerebrale, detta comunemente materia grigia.
Lo studio in questione è stato pubblicato sulla rivista scientifica “American journal of respiratory and critical care medicine”.
La ricerca è italiana ed è stata condotta da alcuni studiosi dell’Università Vita Salute dell’ospedale San Raffaele di Milano, i quali hanno verificato che le apnee notturne sono capaci di ridurre la capacità di ricordare, rendendo pertanto, debole la memoria sia a breve sia a lungo termine.
Per arrivare a questi risultati gli esperti durante l’esperimento, hanno sottoposto 17 persone con Osa grave alla risonanza magnetica.
Da qui è emerso che se i malati vengono trattati con una ventilazione nasale, la situazione può migliorare.