Il 9 marzo uscirà in Francia, un libro intitolato ‘Michael Jackson, il segreto di una voce’, scritto dal chirurgo francese Alain Branchereau, il quale, sostiene che il re del pop avesse subito una castrazione chimica a sua insaputa durante l’adolescenza a causa di una cura contro l’acne.
Questo spiegherebbe il segreto della sua voce acuta, il re del pop, era capace di coprire tre ottave. Basti pensare che i grandi tenori riescono ad arrivare solo a due.
Il chirurgo sostiene anche che il fenomeno Michael Jackson si paragonabile a quello dei castrati del Seicento che “mandavano le folle in delirio”.
Jacko avrebbe subito questa castrazione (chimica e non fisica) tra i 12 e 20 anni, causata dalla molecola scoperta negli anni ’70, molto diffusa all’epoca, chiamata ciproterone ma che solo successivamente negli anni si è appreso che funziona come anti-ormone maschile.
È possibile, inoltre, che i suoi genitori si fossero resi conto dell’effetto collaterale della medicina e che abbiano continuato a somministrargliela volutamente, in modo da preservare la voce d’angelo del loro talentuoso ragazzo.
A confermare tale scioccante tesi, vi sarebbe un altro elemento importante: l’altezza.
Ossia “Jackson era alto 1,78, mentre nella sua famiglia sono tutti piccoli ed è noto che in assenza di ormoni maschili la saldatura delle ossa avviene più tardi e il bambino cresce più a lungo”.
La voce di Jackson non è mutata con l’età ma da un punto di vista psicologico la star ne avrebbe risentito molto per questa castrazione.
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Quello che dà fastidio, e per questo mi sento indignata, non sono le varie ricerche su Michael Jackson, ma per come vengono condotte, sempre ossessive, pedanti, moleste e, sempre fatte dopo la sua morte.L’interesse nei suoi confronti è di tipo maniacale. Non si parla, se non in rari casi, della sua vita dedicata all’arte, del metodo professionale di condurre la sua ricerca nè del suo attaccamento al lavoro o dei racconti di personaggi dello spettacolo che lavorando con lui ne hanno sempre esaltato il valore e l’umanità; ci si perde, piuttosto, nei meandri dello scandalo, del sensazionale se non del ridicolo, e questo non per interesse scientifico, ma per interesse personale, per profitto, come in quest’occasione; altre volte, come nel caso delle accuse di pedofilia, per perfidia, per pura cattiveria e senza dubbio per demolire una persona creativa e troppo amataLa conclusione è che, dopo il bel libro “Michael Jackson Il Complotto” di Aphrodite Jones, ancora attendiamo un libro serio sulla vita dell’artista
sono totalmente d'accordo con te!.... ho letto anch'io il libro che al mio parere è davvero un un buon libro... e sono in attesa di un'altro alla altezza .....