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Avere la forfora, si sa, causa un certo disagio, e per alcuni può essere anche penalizzante. Ecco allora che in aiuto arrivano sempre più prodotti e cure (shampoo, lozioni), che aiutano ad eliminarla.

La nostra pelle è soggetta a un rinnovamento mensile, pertanto, lo stesso discorso vale anche per la pelle del cuoio capelluto.

E’ proprio negli strati profondi del derma che nascono le nuove cellule, che a loro volta eliminano quelle morte spingendole all’esterno dell’epidermide.

Purtroppo, però, quando un fungo microscopico (il Pityriasis) prolifera sul cuoio capelluto esso riesce ad accelerare e a scombussolare tutto il processo.

Le cellule morte, a questo punto, non hanno più il tempo di disgregarsi e si attaccano le une alle altre concentrandosi sotto forma di squame sulla superficie del cuoio capelluto.

Le cause possono essere tante: si va dallo stress alla sudorazione eccessiva, alimentazione troppo acida o aggressioni dovute ad errato utilizzo di prodotti cosmetici (decapaggio, permanenti, colorazioni…), disfunzioni ormonali ecc.

Le persone più soggette sono quelle con eczema, psoriasi o capelli grassi.

La forfora però, può essere di due tipi: secca (è come la neve sugli abiti) e grassa (spessa e attaccata al cuoio capelluto). Quando essa, porta anche prurito occorre intervenire subito con una cura mirata.

Un trattamento antiforfora affinché possa essere efficace deve contenere almeno uno di questi 3 principi attivi:

– una sostanza antifungina ed antibiotica come lo zinco o il solfuro di selenio (capace di ridurre il numero di funghi);
– un anti-proliferativo come lo è il catrame di carbone (utile a rallentare la produzione di cellule dermiche anomale);
– un principio attivo cheratolitico come lo zolfo o l’acido salicilico (per eliminare le squame e lo strato di cheratina dalla superficie della pelle).

In più l’uso di uno shampoo (almeno una volta alla settimana una cura completa pre-shampoo da lasciare agire 20 minuti o balsamo dopo shampoo) per aerare e rinfrescare il cuoio capelluto.

Per finire l’assunzione di vitamine o complementi a base di provitamina A, vitamine B, C ed E o selenio per prevenire anche le ricadute.

In commercio si trovano tanti buoni shampoo antiforfora o anti-prurito. E’ bene, però, saperli scegliere in funzione del tipo di cuoio capelluto (grasso, secco, squamoso, irritato) in base alla salute dei capelli e al tipo di forfora (può essere anche persistente o occasionale).

Quando si lavano, è importante sciacquarli con delicatezza, lo stesso vale anche quando si pettinano o spazzolano.

E’ indispensabile poi sciacquarli abbondantemente con acqua tiepida terminando con un getto d’acqua fredda.

Altro accorgimento, è quello di lavare regolarmente il pettine o la spazzola che si usa per evitare che il fungo torni ad attaccare il cuoio capelluto.

Cercare di limitare l’uso di gel, spray o lacche e l’utilizzo del casco. Cercare di ridurre i trattamenti aggressivi come stirature, tinture e permanenti (una volta al mese).

Mangiare molta frutta e verdura, e praticare un pò di esercizio fisico che aiuta a mantenersi in forma, a nutrire la pelle e a scaricare lo stress.

Giovanna Manna

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