Secondo uno studio canadese, condotto dai ricercatori della Joseph Rowntree Foundation, il vizio di bere si tramanda “da padre a figlio”.
I ricercatori hanno esaminato le risposte di 5.700 ragazzi di età compresa tra i 13 e i 16 anni, a domande specifiche sul loro rapporto con l’alcol e su quello dei genitori.
Da qui è emerso confrontando i dati raccolti, che aver vissuto con genitori dediti al bere raddoppia le probabilità di sviluppare questa dipendenza una volta che si diventa adolescenti.
In particolare la fascia di età tra i 15 e i 16 anni sarebbe quella più esposta al rischio, con il 52% del totale che si è ubriacato una o più volte. A seguire la fascia 13-14 anni, in cui la percentuale scende poi al 25%.
Altri fattori che spingerebbero nell’abuso di alcol, sono il frequentare ogni giorno amici che bevono regolarmente – in questa circostanza, le probabilità si quadruplicano – e il non essere controllati quando si è davanti alla tv e si guardano programmi vietati ai minori.
Gli esperti hanno posto l’attenzione sui genitori, e si sono resi conto che con un controllo maggiore da parte loro, le probabilità di avere figli dei baby alcolisti diminuivano drasticamente.
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