Secondo un recente studio, il fumo sarebbe nocivo anche per la schiena. In particolare per il DNA dei dischi intervertebrali, ovvero i «cuscinetti ammortizzanti» che si trovano tra le vertebre. Ma i danni alla colonna sarebbero ancora più gravi in coloro che iniziano a fumare in giovane età.
Questi i risultati a cui sono giunti i ricercatori Enrico Pola e Luigi Nasto della Clinica ortopedica dell’Università Cattolica – Policlinico Gemelli di Roma, insieme ai colleghi dell‘Università di Pittsburgh (Usa), il cui studio, basato su topi esposti al fumo di sigaretta è stato pubblicato su The Spine Journal.
Ebbene, la degenerazione dei dischi intervertebrali, secondo gli studiosi, sarebbe responsabile di parecchie patologie croniche della colonna vertebrale, come stenosi, radicolopatie, lombalgie e cervicalgie croniche. Inoltre, l’invecchiamento sarebbe invece la causa principale, ma alcuni fattori di rischio sarebbero responsabili dell’accelerazione del processo degenerativo: il fumo è appunto uno di essi.
Gli esperti attraverso il loro studio, sono riusciti a dimostrare, che le oltre 6mila sostanze chimiche contenute nel fumo di sigaretta attaccano il DNA, rovinandone la struttura per poi creare danni permanenti alle cellule. Queste ultime a loro volta, mettono in atto dei meccanismi di protezione, che nel lungo termine diventano insufficienti.
Da qui è emerso anche che i danni sono maggiori se si inizia a fumare da adolescenti.
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