Nuova svolta nel caso Yara. Spunterebbe l’ombra di un complice che avrebbe collaborato con il presunto killer Massimo Giuseppe Bossetti durante le fasi del delitto.
Secondo alcune fonti ascoltate da Enrico Fedocci di News Mediaset, e da quanto riportato anche da Libero, ci sarebbe un secondo uomo.
A questa ipotesi gli inquirenti, sarebbero arrivati grazie alle intercettazioni telefoniche. Bossetti sarebbe di corporatura troppo esile per contenere la reazione di Yara, atleta forte, scattante e giovane. Rapirla e spostarla da solo fino al centro del campo di Chignolo dove il cadavere è stato ritrovato, sarebbe stato difficile per il presunto assassino.
Pertanto, secondo la procura, Yara sarebbe prima svenuta, e poi trasportata nel campo dove è stata ritrovata senza vita, dal killer e da un complice.
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