Dopo oltre 80 ore di camera di consiglio è arrivata la decisione.
La corte di appello di Taranto conferma le condanne del primo grado nei nei confronti di Cosima Serrano e Sabrina Misseri, madre e figlia, e rispettivamente zia e cugina della 15enne Sarah Scazzi, di Avetrana (Taranto) strangolata e gettata in un pozzo il 26 agosto del 2010.
La sentenza è arrivata dopo tre giorni di camera di consiglio. La lettura è stata fatta alle ore 20.30, invece che alle 19.
Le due donne resteranno pertanto in carcere, nella stessa cella. Dovranno scontare l’ergastolo.
Anche se con buona probabilità i loro legali ricorreranno in Cassazione.
Tra circa una settimana sono attese le motivazioni della sentenza.
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