Ossitocina, non solo l’“ormone dell’amore”. Ora si scopre che avrebbe anche un ruolo chiave nella percezione del dolore e dell’infiammazione.
A rivelarlo una recente studio pubblicato sulla rivista scientifica Neuron che ha identificato i neuroni responsabili del rilascio dell’ossitocina da cui dipende poi il modo in cui si percepisce il dolore.
Lo studio in questione è stato condotto da un team di scienziati di tutto il mondo a cui ha fatto parte anche anche la dottoressa Bice Chini, ricercatrice dell’ospedale Humanitas e dell’Istituto di neuroscienze del Consiglio nazionale delle ricerche (In-Cnr) di Milano.
«La nostra ricerca ha permesso per la prima volta di identificare i neuroni responsabili del rilascio dell’ossitocina da cui dipende la regolazione della percezione del dolore a livello del midollo spinale», ha spiegato la ricercatrice.
La ricerca, condotta su modelli sperimentali e i neuroni «situati nell’ipotalamo, una regione del cervello dalla quale inviano i loro prolungamenti fino alle sezioni più lontane del midollo spinale. Ed è qui che rilasciano l’ossitocina che agisce regolando gli input dolorifici provenienti dalle aree periferiche del corpo», ha fatto emergere che l’ossitocina sarebbe un valido analgesico naturale per le malattie infiammatorie.
Lo studio è stato realizzato con tecniche innovative ricorrendo all’optogenetica, una moderna disciplina capace di unire l’ottica all’ingegneria genetica.
I circa 30 neuroni posti sotto esame sono stati stimolati grazie all’inserimento di sottilissime fibre ottiche con cui studiare gli effetti analgesici legati al rilascio di ossitocina.
I risultati ottenuti sono stati veramente sorprendenti.
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