La lotta per la sopravvivenza nel mondo animale riflessa nella vita umana e l’amarezza e l’introspezione degli autoritratti raccontate in ottanta opere del pittore Antonio Ligabue, in mostra al Palazzo Reale di Palermo fino al prossimo 31 agosto.
L’esposizione è stata inaugurata giorni fa dal presidente della Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, dal presidente della fondazione Federico II, Francesco Forgione, e dal curatore della mostra Sandro Parmiggiani.
Al suo interno un excursus storico e critico sull’attualità dell’opera di Ligabue che, seppur incentrata su temi soliti rappresenta ancora oggi una delle più importanti ed interessanti mostre del nostro Novecento.
La rassegna monografica “Antonio Ligabue (1899-1965). Tormenti e incanti” ha come fine infatti quello di far conoscere i diversi esiti dell’opera dell’artista durante il corso della sua attività (dagli anni Venti al 1962), declinati nelle diverse tecniche attraverso le quali Ligabue si è espresso nel migliore dei modi.
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