Il 9 settembre 2016 è uscito in tutto il mondo il volume intitolato “Benedetto XVI. Ultime conversazioni”, il nuovo libro intervista del giornalista tedesco Peter Seewald con il Papa emerito che tocca le tappe più importanti della sua vita: dall’infanzia sotto il regime nazista, passando per la scoperta della vocazione, gli anni difficili della guerra, il servizio in Vaticano e il forte legame con Giovanni Paolo II, fino ad arrivare all’elezione al soglio pontificio e alla decisione della rinuncia al Pontificato.
E nell’intervista Ultime conversazioni di Peter Seewald, di cui il Corriere della Sera anticipa alcuni stralci, papa Benedetto fa un’altra affermazione: parla della riforma pratica del suo successore, della sua capacità di mettere in pratica azioni di carattere organizzativo, sottolinea che non c’è più unicamente fraternità e comunione, ma anche complementarietà e integrazione al servizio della Chiesa. Grazie soprattutto a Papa Francesco.
«L’elezione di un cardinale latino-americano significa che la Chiesa è in movimento, è dinamica, aperta, con davanti a sé prospettive di nuovi sviluppi».
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