Tre donne su dieci dichiarano di non sapere se sono immuni contro la rosolia durante la gravidanza, ignorando anche i rischi, e le possibili malformazioni al nascituro, come: sordità, cecità, problemi al cuore e al sistema nervoso centrale con conseguente ritardo mentale.
È quanto emerge da un monitoraggio condotto nel 2012-2015 dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss). Dalle informazioni contenute, su Epicentro, il portale a cura del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute dell’Iss.
La percentuale di donne che non sa di essere a rischio varia di regione in regione, con percentuali che vanno dal 62% della Calabria al 28% del Veneto. E per quanto riguarda la copertura vaccinale, il 41% delle donne dichiara di essere stata vaccinata contro la rosolia ma anche per quest’indicatore i valori variano da un 21% della Valle d’Aosta e il 27% della Calabria al 65% del Veneto.
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