Il governatore del Lazio Nicola Zingaretti vuole garantire il rispetto dell’applicazione della legge 194.
Nel novembre del 2015 l’ospedale San Camillo di Roma aveva indetto, per la prima volta, un concorso per dirigenti medici riservato ai non obiettori di coscienza, e nei prossimi giorni – finite le prove di esame – dovrebbero esserci le prime assunzioni.
La 194, approvata nel 1978, dovrebbe garantire alle donne la possibilità di interrompere volontariamente una gravidanza, ma oggi rimane spesso inapplicata per l’elevato numero di medici che si avvalgono della cosiddetta “obiezione di coscienza”, la possibilità prevista dalla legge di non praticare aborti per motivi etici.
Il San Camillo è il più importante centro per l’interruzione volontaria di gravidanza (IVG) del Lazio e i ginecologi obiettori sono oltre l’80 per cento.
In questi giorni sono in corso le prove orali previste dal bando, ma nel giro di pochi sono previste due nuove assunzioni per profili di dirigente medico.
Il vincitore del bando, per i primi sei mesi non potrà optare per l’obiezione e potrebbe arrivare a rischiare anche il licenziamento perché risulterebbe inadempiente rispetto al compito specifico per cui è stato assunto. Passato tale periodo il rifiuto di fare interruzioni volontarie di gravidanza potrebbe invece portare alla mobilità o alla messa in esubero.
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