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Canaletto a Venezia, il film evento, dalla mostra di Londra al cinema il 27, 28 e 29 novembre

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Canaletto a Venezia, sarà al cinema solo il 27, 28, 29 novembre (elenco delle sale a breve su www.nexodigital.it) garantirà un accesso unico alle opere d’arte del Canaletto conservate presso la Royal Collection di Londra, molte delle quali esposte nella mostra “Canaletto e l’arte di Venezia”, presso la Galleria della Regina a Buckingham Palace (fino al prossimo 12 novembre 2017).

Il film è una grande opportunità per entrare in due residenze reali ufficiali – Buckingham Palace e Windsor Castle – per conoscere più da vicino l’artista e il suo principale agente Joseph Smith, Console britannico a Venezia che introdusse il pittore nel Regno Unito. Gli spettatori si avventureranno così in un singolare Grand Tour, visitando i luoghi amati dai contemporanei di Canaletto e da lui immortalati in vedute indimenticabili – dal Ponte del Rialto a Piazza San Marco, da Palazzo Ducale fino alla Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, guidati dai curatori della Royal Collection Trust e dai maggiori esperti al mondo della storia di Venezia.

Nessun altro artista è riuscito a catturare l’essenza e il fascino di Venezia come ha saputo fare Canaletto. Nonostante il rapporto intimo del pittore con la città in cui nacque, visse e morì, la più grande collezione delle sue opere è conservata nel Regno Unito, all’interno della Royal Collection. Nel 1762, Re George III acquistò infatti quasi tutti i lavori dell’artista collezionati da Joseph Smith. Molte opere di questa collezione sono esposte ora nella mostra “Canaletto e l’arte di Venezia” che, dopo Londra, approderà nelle grandi città italiane per esplorare le origini dell’arte dell’artista veneziano.

Oltre 200 dipinti, disegni e stampe in esposizione, offre una visione impareggiabile della maestria di Canaletto e dei suoi contemporanei, oltre che della città di cui il pittore divenne simbolo. Sebbene le sue opere appaiano fedeli rappresentazioni di Venezia, infatti, l’abilità di Canaletto viene dalla sua manipolazione della realtà. L’artista, infatti, cambiava la posizione degli edifici o apriva nuove vedute per creare la composizione perfetta, partendo dal reale. Per questo i suoi dipinti furono ricercati con particolare ardore e collezionati dai protagonisti del Grand Tour.

L’immaginazione giocosa del pittore veneziano si estese in un nuovo genere nel quale Canaletto eccelse: il ‘capriccio’, che converte la combinazione di realtà e architetture inventate in nuove vedute immaginarie. In questo senso, Canaletto è da considerarsi un vero e proprio maestro della narrazione.

Diretto da David Bickerstaff, che lo ha scritto assieme a Phil Grabsky, il film in HD e 4K, il film è distribuito in Italia da Nexo Digital.

Giovanna Manna

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