La pace fiscale partirebbe da gennaio 2019. E’ una delle ipotesi su cui sta lavorando il governo in vista della prossima manovra che dovrebbe essere inserita anche nel decreto fiscale che dovrebbe accompagnare la legge di Bilancio.
Si stanno ancora studiando i dettagli anche per evitare, viene riferito, che la ‘pace’ si sovrapponga alla rottamazione delle cartelle ancora in corso. Secondo i primi calcoli si potrebbero ottenere circa 3,5 miliardi, utili come coperture, anche se una tantum.
Oltre Salvini che l’ha portata come proposta durante la campagna elettorale, c’è anche Di Maio che sarebbe d’accordo su questo prossimo passo.
Si prevede che possano aderirvi tutti coloro che hanno in piedi una lite fiscale per cartelle fino a 100.000 euro o che hanno un contenzioso con commissioni tributarie provinciali e regionali.
Si parla di un 15% – 20% col sistema saldo e stralcio e in casi particolari familiari o aziendali l’aliquota potrà scendere anche al 6-10%.
Secondo i primi calcoli si potrebbero ottenere circa 3,5 miliardi, utili come coperture, anche se una tantum.
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