Presso il POlitecnico di Losanna è stato costruito con successo, il primo embrione umano su un chip: un insieme di cellule staminali, capaci di auto-organizzarsi grazie alla tecnica che mima l’ambiente naturale in cui è immerso l’embrione. Il merito è del gruppo di ricerca di Matthias Lutolf, il cui esperimento è stato descritto sulla rivista scientifica Nature Methods e condotto anche dall’italiano Andrea Manfrin.
La ricerca in questione, è un primo passo in avanti verso la possibilità di guidare lo sviluppo delle cellule staminali per ottenere tessuti e organi per sperimentare farmaci e, in futuro, per i trapianti.
Il risultato rappresenta al momento la soluzione più tecnologica per riuscire a ottenere una riserva di cellule staminali senza incorrere in problemi etici.
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