L’esercizio fisico protegge da malattie cardiovascolari e metaboliche, dalla depressione e dai tumori. Oltre ad essere anche un prezioso alleato contro il decadimento fisico e intellettivo.
Anti-age. “Stay active; age gracefully”, dicono gli anglosassoni: sottolineando che le persone con uno stile di vita attivo hanno meno probabilità di avere poi con l’avanzare dell’età, problemi di memoria e un rischio minore di ammalarsi di Alzheimer, demenza o altre malattie neurodegenerative durante la vecchiaia.
Studi recenti, suggeriscono che l’esercizio fisico aiuterebbe il cervello a creare nuovi neuroni nella regione dell’ippocampo associata alla memoria.
Da qui la necessità di iniettare il gene della proteina nella coda di topi sedentari, in modo tale fosse alta anche nel fegato a riposo. Il risultato è stato, dice Villeda, che dopo sole 3 settimane di trattamento, le performance dei topi nei test di memoria e apprendimento sono risultate essere uguali a quelle di altri topi che avevano fatto esercizio per almeno 6 settimane. Nei loro cervelli, inoltre, Gpld1 aveva attivato la neurogenesi, ossia la formazione di nuovi neuroni nella regione dell’ippocampo associata alla memoria.
“Attraverso questa proteina, il fegato risponde all’attività fisica e dice al cervello anziano di ringiovanire”, ha commentato Villeda,
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