Lo smartphone potrebbe essere un vero e proprio strumento per tenere sotto controllo la salute mentale dei pazienti. È questa l’idea che arriva da PROSIT, l’applicazione sviluppata da un gruppo di ricercatori dall’Università Dalhousie di Nova Scotia, in Canada. L’app è in grado di rilevare condizioni particolari come ansia e depressione raccogliendo dati riguardanti l’utilizzo che il paziente fa dello smartphone.
Il sistema messo a punto tiene traccia di diverse attività e funzioni: il sonno, l’attività fisica, la cronologia dei messaggi, la frequenza delle chiamate e i gusti musicali. Ma non solo. Vengono analizzate azioni come la velocità e la forza di digitazione che possono suggerire un particolare stato emotivo. Agli utenti, viene chiesto anche di registrare una piccola clip in cui descrivere la parte più emozionante della loro settimana e di assegnare un punteggio su una scala da 0 a 5 alle proprie emozioni.
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