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Smartworking e nuovi occhiali da vista

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Le montature degli occhiali del prossimo inverno diventano sottili e fatte anche di ‘beta titanio’ (super leggero e flessibile), ottone, rame o alluminio per modelli tipo ‘pantos’ (occhiali rotondi particolarmente amati negli anni ’80 grazie a celebrità iconiche del calibro di Johnny Depp e Woody Allen). Le celebrites già li indossano in variabili e forme infinite, da quelle perfettamente rotonde a quelle più squadrate.

L’occhialeria sta cambiando l’offerta vede nuove lenti che tengono conto del momento storico e della pandemia. In aumento quelle ‘degressive’, dette anche lenti ‘office’, che stando alle indicazioni dei produttori si adattano a diverse distanze grazie ad una maggiore profondità di campo (da 60 centimetri fino a 3 metri). Rispetto ai classici occhiali da lettura che consentono di vedere bene sia gli appunti sul tavolo, che lo schermo del computer e ciò che ci circonda nella stanza senza fare sforzi visivi o assumere posture sbagliate per ore e ore.

Il lockdown poi, e le ore prolungate passate avanti al pc, o al tablet o smartphone, per lo smartworking pare stiano affaticando la vista e i produttori di occhiali hanno deciso di puntare a nuove soluzioni per la vista. Come racconta Fabrizio Mainardi del brand Bolon all’Ansa.

“Anche se nel mondo dei produttori indipendenti il trend principale è “nessuna tendenza” ci sono forme, colori e materiali specifici per l’inverno alle porte, – commenta Cristina Frasca, ideatrice e fondatrice di DaTE. – Fra le novità il ritorno delle forme piccole, tonde, pantos, squadrate, ovali ma anche spigolose e triangolari. Anche gli occhiali a mascherina continuano ad avere successo, ma sono mascherine diverse da quelle anni ’80 e ’90 a cui siamo abituati, con forme più moderne e lenti flat, cioè perfettamente piatte”. “Per quanto riguarda i colori, – prosegue Frasca, – si va dai nuovi occhiali coloratissimi dai toni fluo-giallo, verde, arancione e rosa a quelli dalle nuance più scure, dai toni tartarugati e ispirati alla natura come beige, verde chiaro, rosa tenue”.
Cambiano radicalmente i materiali, campo di ricerca e sperimentazione da parte di creativi e produttori. “Spiccano l’uso del beta titanio, del magnesio, del rame, dell’ottone e dell’alluminio. L’acetato e l’acetato biodegradabile N49 continuano ad essere materiali ampiamente utilizzati, a dimostrazione di una sempre maggiore attenzione verso l’ambiente e la natura”. Tra i materiali di nicchia per occhiali di lusso ci sono quelli in marmo, sasso e corno.
L’Associazione Nazionale Fabbricanti Articoli Ottici conferma il successo delle ‘lenti office’ degressive: “E’ un segmento su cui senza dubbio le aziende stanno puntando, alla luce dell’evoluzione delle modalità di lavoro e l’incremento dello smartworking”.

Giovanna Manna

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