Un’imponente installazione, realizzata da Christo Javacheff e Jeanne-Claude, sua moglie, permetterà, a quanti vorranno, di poter “camminare” sulle acque del lago d’Iseo per circa tre chilometri.
Un progetto che sarà aperto al pubblico per 6 mesi, dal 7 aprile al 18 settembre e che è stato presentato alla Triennale di Venezia da Germano Celant, storico critico d’arte.
Adoperati per la realizzazione del percorso sull’acqua, 70mila metri quadrati di scintillante tessuto arancione, teso su una sequenza modulare di pontili galleggianti, larghi 16 metri e costruiti con 200mila cubi di polietilene ad alta densità.
Un’installazione che si snoderà tra Sulzano e Monte Isola e si svolgerà tra terra e acqua includendo anche l’isola di San Paolo.
A Brescia, inoltre, nel Museo di Santa Giulia esposti per la prima volta i progetti di Christo e Jeanne Claude, elgati anche a quest’ultimo lavoro.
Christo Javacheff, nato in Bulgaria, a Gabrovo, nel 1935, si rivelò in Francia sul finire degli anni Cinquanta uno dei più importanti esponenti del Nouveau Realisme.
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