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Si rivolge al 114, al numero che ascolta e aiuta i minori in difficoltà. Una 13enne che con voce impaurita racconta del papà che, dopo l’ennesima lite, le toglie la connessione dati al cellulare per punirla.

Una punizione che però sarebbe arrivata dopo qualche strattone e schiaffo sferrati, per brutti voti a scuola o marachelle vari, da entrambi i  genitori. Nei confronti dei quali pende ora una richiesta di rinvio a giudizio per concorso in maltrattamenti aggravati in danno di minore.

È quanto emergerebbe dall’inchiesta condotta dalla Procura di Trani che ha indagato, per definire quanto ha vissuto una ragazzina di 13 anni che abita nel nord di Bari.

I genitori, da parte loro, riferiscono, di aver rilevato una forte dipendenza della 13enne dal cellulare, utilizzato anche per dieci ore al giorno, e che avrebbe pregiudicato il buon andamento scolastico punito così, con il cellulare messo offline. Gli inquirenti hanno deciso di approfondire scoprendo una realtà fatta di “abituali maltrattamenti”. La 13enne, ascoltata anche a scuola con un supporto di natura psicologico, avrebbe riferito quanto vissuto tra le pareti domestiche. Da qui gli approfondimenti, anche con un incidente probatorio, e la decisione della Procura di chiedere il rinvio a giudizio dei genitori.

ph credit pixabay