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Da metà aprile il prezzo dei farmaci generici, subirà dei tagli, si stima anche fino al 40% in meno, che secondo il Sole 24 Ore riguarderà oltre 4.000 prodotti ed un risparmio per lo Stato di 830 milioni di euro all’anno.

Il via libera per questi tagli sui prezzi è stato disposto dall’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).

Ma Federfarma non ci sta e spiega che: “L’imminente drastico taglio dei prezzi di riferimento dei farmaci fuori brevetto produrrà un ulteriore attacco alla redditività delle farmacie, senza portare strutturali vantaggi all’intero sistema sanitario nazionale e, in particolare, alla spesa farmaceutica i cui indicatori più allarmanti sono quelli della spesa farmaceutica ospedaliera”.

Per Federfarma questi tagli andranno a colpire un settore che è già penalizzato e che ha già prodotto in termini economici tutte le sue potenzialità di risparmio, grazie anche al contributo delle farmacie che incoraggiano la sostituzione”.

La richiesta dei farmaci generici in Italia arriverebbe appena al 10%, mentre in tutti gli altri Stati europei è in media del 50% con punte anche del 70%.

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