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padre pio

Sono iniziate ieri, con la messa tenuta nella chiesa inferiore di san Pio a San Giovanni Rotondo, le celebrazioni di accompagnamento della traslazione della reliquia di San Pio, in occasione del Giubileo straordinario della Misericordia.

Imponenti le misure di sicurezza e i servizi di controllo che accompagneranno il santo durante tutto il tragitto verso Roma. Il viaggio comincerà oggi 3 febbraio.

La prima messa è stata celebrata alle ore 7.30 da frate Francesco Colacelli, ministro provinciale dei frati minori cappuccini della provincia religiosa di Sant’Angelo e Padre Pio.

Subito dopo, le reliquie di san Pio sono state trasferite nella chiesa superiore dove l’arcivescovo Michele Santoro presiede una celebrazione eucaristica.

“Siamo privilegiati perché la nostra terra è la terra dove padre Pio vissuto, ha operato e in cui è custodita l’urna dei suoi resti mortali – ha sottolineato l’arcivescovo – noi accompagniamo l’urna a Roma e diventiamo pellegrini di Padre Pio per andare a confermare la nostra fede e ricevere una parola di benedizione dal Papa per riprendere il nostro cammino cristiano con maggiore entusiasmo e maggiore coerenza”.

Oltre alla doppia scorta della polizia lungo tutto il viaggio per il trasporto dell’urna del santo, il prefetto Maria Tirone ha richiesto anche all’Airspace Coordination Unit la ‘no fly zone’ su San Giovanni Rotondo e Foggia.

Il corpo di Padre Pio è stato sistemato in una urna sul cui basamento è stata iscritta una frase cara al frate: “Con te io sia per il mondo via, verità e vita e per te sacerdote santo, vittima perfetta”.

Per “evitare danni” che potrebbero essere causati da “vibrazioni e sollecitazioni” durante il trasporto da San Giovanni Rotondo a Roma, ha precisato Colacelli, la reliquia è stata sistemata su “materassi ammortizzanti” e sulla prima teca è stata posizionata una seconda teca per evitare alcun tipo di contatto con l’esterno.

Le reliquie partiranno il 3 febbraio alle ore 9.30 in corteo alla volta di Roma, dove alle 15 saranno accolte nella chiesa di San Lorenzo Fuori le Mura insieme con quelle di San Leopoldo Mandic.