E’ partita una petizione promossa dal Comitato per la contraccezione gratuita e consapevole. Una raccolta di sottoscrizioni che ha preso il via il 6 dicembre scorso per sollecitare l’Agenzia del Farmaco (Aifa) e il ministero della Salute sulla scia di altri Paesi europei, come la Francia, il Belgio e la Germania, dove la contraccezione è, appunto, gratuita.
“È necessaria un’azione a livello nazionale – ha spiegato Pietro Puzzi, ginecologo consultoriale e portavoce, insieme alla collega Marina Toschi, del Comitato per la contraccezione gratuita e consapevole – per rimuovere discriminazioni economiche e territoriali e garantire a tutte le cittadine e i cittadini, anche quelli che appartengono alle fasce socio-economiche più svantaggiate, l’accesso a presidi che rientrano nella lista delle medicine essenziali stilata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e aggiornata nel 2017”.