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Creare una plastica “bio”, sostituendo le sostanze potenzialmente dannose con il limone, si può.

È quello che è riuscito a fare un team di ricercatori dell’Istituto di ricerca chimica della Catalogna. Gli esperti hanno lavorato sui policarbonati: materiali utilizzati ovunque, dalla custodia dello smartphone alle ali degli aeroplani, spiegando i risultati raggiunti sulla rivista scientifica ACS Catalysis. Ovvero, di aver sviluppato un metodo di produzione dei policarbonati in grado di usare due sostanze abbondanti in natura: il limonene – un idrocarburo contenuto nella buccia degli agrumi – e la CO2, anidride carbonica.

Il limonene, sembrerebbe in grado dunque di sostituire nella produzione di plastica il BPA.

Un mese fa, il comitato degli Stati membri dell’Autorità Ue per le sostanze chimiche si è espresso all’unanimità evidenziando la pericolosità del bisfenolo A sull’apparato endocrino e sul sistema ormonale.

«Il BPA è sicuro ma causa ancora preoccupazioni. E’ prodotto dal petrolio», sottolineano i ricercatori. «Il nostro approccio lo sostituisce con il limonene, che può essere ricavato da limoni e arance offrendo un’alternativa più “verde” e sostenibile».

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