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adozione
Potrà finalmente adottare un bambino la donna malata di sclerosi multipla che, insieme al marito, si era vista negare l’opportunità dal Tribunale dei minori, di diventare mamma.

Lo ha deciso la Corte d’appello di Brescia, che ha accolto il ricorso della coppia residente nella Bergamasca. Inizialmente anche gli assistenti sociali dell’Asl avevano dato parere positivo poi tutto si era complicato.

I due genitori, lui 46 anni e lei 39, sono sposati da 9 anni, ma non erano riusciti ad avere un figlio: nel 2008, dopo essersi sottoposti a una serie di esami clinici, avevano scoperto scoprono di avere entrambi problemi di fertilità. Decidono allora di ricorrere alla procreazione assistita, ma neppure questo tentativo va a buon fine.

Nel 2014 la donna scopre di avere la sclerosi multipla.

Marito e moglie decidono allora di adottare un bambino, perché la malattia è stata presa in tempo e può essere tenuta sotto controllo.

Ma arriva il parere negativo da parte del pm. I due coniugi decidono allora di presentare ricorso.

Ora, spiega il legale della coppia, l’avvocato Rocco Di Sogra, a il Giorno, “abbiamo dimostrato che la sclerosi multipla non può essere considerata solo una malattia invalidante, tanto da negare l’adozione di un figlio. Non è così: grazie ai passi avanti della ricerca scientifica, è possibile vivere con questa patologia e mantenere buone prospettive e qualità di vita. Tenendo sempre presente l’interesse superiore del minore, abbiamo dimostrato come i coniugi siano in possesso delle risorse affettive ed educative necessarie per adottare uno o due bambini e dare loro stabilità e sicurezza”.

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