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Il mondo della medicina e della scienza piange la scomparsa di Rita Levi Montalcini. Premio Nobel per la medicina nel 1986, la scienziata è venuta a mancare a Roma all’età di 103 anni nella sua abitazione in via di Villa Massimo.

Nominata senatore a vita nel 2001 dall’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, Rita Levi Montalcini nasce a Torino il 22 aprile 1909 da una colta famiglia borghese ebrea. Si iscrive a medicina ed entra nella scuola medica dell’istologo Giuseppe Levi dove inizia gli studi sul sistema nervoso.  Costretta in seguito alle leggi razziali a lasciare l’Italia, trova rifugio in Belgio dove riesce comunque a proseguire le ricerche.

Torna in Italia alla fine del conflitto e continua gli studi che negli anni Cinquanta culminano nella scoperta del fattore di accrescimento della fibra nervosa o NGF per cui nel 1986 riceve il premio Nobel per la medicina. Viene insignita di altri premi ed è la prima donna ad essere ammessa alla Pontificia Accademia delle Scienze.

Da sempre attenta alla formazione e all’educazione dei giovani, nel 1992 fonda insieme alla sorella gemella Paola la Fondazione Levi Montalcini in memoria del padre che assegna, tra le altre cose, borse di studio all’università alle studentesse africane. E’  inoltre socia nazionale dell’Accademia dei Lincei per la classe delle scienze fisiche ed inoltre tra i soci fondatori della Fondazione Idis-Città della Scienza.

Lunedì sarà allestita la camera ardente in Senato, mentre i funerali si svolgeranno a Torino il 2 gennaio secondo il rito ebraico e in forma privata.

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