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La diossina sprigionata dai roghi dei rifiuti colpisce soprattutto i bambini. Aumentano pertanto i problemi respiratori, con conseguente tosse, bronchiti e asma.

A lanciare l’allarme la Federazione italiana dei medici pediatri (Fimp), che da un anno effettua un monitoraggio sulla salute dei bimbi in Campania, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità.

Il presidente Fimp Giuseppe Mele ha così spiegato «A causa soprattutto dei roghi che sprigionano diossina e altre sostanze tossiche, i bambini che già hanno una fragilità respiratoria, in particolar modo quelli allergici, hanno sofferto di più. Per la prima volta infatti nell’ultimo mese, con l’acuirsi dell’emergenza a Napoli, abbiamo registrato un aumento dell’incidenza di problemi respiratori stimabile dal 10 al 20%».

Gli altri dati, per fortuna, finora, sono nella norma: «Non abbiamo registrato incrementi nè di tumori nè di malattie gastrointestinali. Ma, soprattutto per le patologie oncologiche, sono considerazioni che vanno fatte a lungo termine, si deve effettuare una osservazione epidemiologica per più anni» ha concluso l’esperto.

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