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Per il santo Padre, intervenuto nel corso della seconda conferenza mondiale sulla nutrizione indetta dalla Fao, “è doloroso constatare che la lotta contro la fame e la denutrizione viene ostacolata dalla ‘priorità del mercato’, e dalla ‘preminenza del guadagno’, che hanno ridotto il cibo a una merce qualsiasi, soggetta a speculazione, anche finanziaria”.

E nel lanciare il suo appello Francesco ha spiegato in spagnolo che recita un detto argentino che: “Dio perdona sempre, gli uomini perdonano qualche volte, ma la natura non perdona mai” e pertanto deve essere protetta e tutelata.

Alla conferenza era presente anche Regina di Spagna Letizia con la quale il Pontefice ha scambiato alcune parole.

Continuando con il suo intervento, il Papa ha sottolineato che esiste un problema di fondo, ovvero “una mancanza di solidarietà“, perché “le nostre società sono caratterizzate da un crescente individualismo e dalla divisione; ciò finisce col privare i più deboli di una vita degna e con il provocare rivolte contro le istituzioni”.

E continuando ha aggiunto che ci sono persone alle quali “manca il pane quotidiano ed un dignitoso lavoro. Questo, è infatti, il quadro del mondo, in cui si devono riconoscere i limiti di impostazioni basate sulla sovranità di ognuno degli Stati, intesa come assoluta, e sugli interessi nazionali, condizionati spesso da ridotti gruppi di potere”.

Infine ha esortato i rappresentanti dei vari stati del mondo, dicendo loro: “la lettura della vostra agenda di lavoro, volta a elaborare nuove norme e maggiori impegni per nutrire il mondo. In questa prospettiva spero che, nella formulazione di tali impegni, gli Stati s’ispirino alla convinzione che il diritto all’alimentazione sarà garantito solo se ci preoccupiamo del suo soggetto reale, vale a dire la persona che patisce gli effetti della fame e della denutrizione”.