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Il tanto atteso interrogatorio al marito di Roberta Ragusa, Antonio Logli, avverrà nel giro di poche settimane.

Intanto, però, si fa sempre più strada la convinzione che si sia trattato di un omicidio premeditato perché in un delitto di impeto il corpo in genere si trova.

A sostenerlo sono gli inquirenti che indagano sull’omicidio della povera Roberta, la donna e madre scomparsa un anno fa da Gello di San Giuliano Terme (Pisa).

Prima gli investigatori, e poi il procuratore capo Ugo Adinolfi sostengono che la donna sia stata uccisa con premeditazione.

In questi giorni se ne parla tanto (Il Tirreno che aveva dato la notizia in anticipo ad ottobre) anche in seguito ad importanti testimonianze acquisite durante l’estate.

Testimonianze che verranno prese in considerazione al momento dell’interrogatorio di Logli.

In questi giorni si è tenuta anche una fiaccolata, come annunciato nel corso del programma Quarto Grado. All’hotel Granduca di San Giuliano Terme si è svolto un incontro organizzato dall’associazione Penelope e dal gruppo di Facebook “Troviamo Roberta Ragusa“.

Erano presenti in rappresentanza della politica Elisa Pozza Tasca e l’avvocato della famiglia Ragusa, Enrico Maria Gallinari, il sindaco di San Giuliano, Paolo Panattoni, e una delle cugine di Roberta, Anna Maria Ragusa oltre a due esponenti del gruppo di Fb.