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Da più di duemila anni i gatti sono i padroni delle nostre case. Questi piccoli e morbidi felini sono entrati nei nostri cuori (e ovunque riescano a infilarsi) già dall’Antico Egitto, dove venivano addirittura venerati… Se si decide di adottare un gatto in casa propria, è essenziale considerare alcune cose, per sceglierlo e accogleirlo al meglio. Vediamo quali:

1. Se si soffre di allergie. I fenomeni allergici verso i felini sono piuttosto frequenti. Non è il pelo del micio a provocare disturbi ma la loro saliva con cui lavano la pelliccia quotidianamente.

2. Un gatto non è un gioco. Se si pensa di regalarne uno al proprio figlio è bene parlarne subito in modo tale che capisca la responsabilità che insieme a tutta la famiglia dovrà assumersi.

3. Il gatto non è del tutto indipendente, in quanto ha bisogno di coccole, cure e di stare al centro dell’attenzione. Non andrebbe pertanto, lasciato sempre solo e chi si assenta tutto il giorno per lavoro dovrà ritagliare comunque momenti di attenzioni e cure per il suo felino. Un tempo per giocarci, coccolarlo e accudirlo quando si è di rientro a casa.

4. Il gatto costa: necessita in primo luogo di sterilizzazione, vaccini e visite regolari del veterinario che per i gatti anziani diventano più frequenti. Poi prodotti antiparassitari da usare con regolarità, cibo di qualità, medicinali e terapie eventuali.

5. Il gatto può restare solo in casa per una notte (con cibo e acqua a disposizione). Se ci si assenta per più notti è meglio richiedere l’aiuto di persone fidate che abbiano una certa dimestichezza con gli animali. Il tempo di visitarlo tutti i giorni anche per accarezzarlo e farlo giocare, oltre che per mantenere pulita lettiera e non fargli mancare cibo e acqua necessari a sufficienza. Ci sono gatti, infatti, che essendo molto puliti, e dispettosi, se non ricevono al mattino acqua e cibo freschi, finiscono col non mangiare e bere per giorni interi.

6. Gatto piccolo o adulto? Meglio grandicello. Il carattere si evidenzia a partire dai 6 mesi di età.

7. I caratteri (di proprietario e micio) devono coincidere. Ad esempio un gatto più indipendente andrà bene per chi si assenta tutto il giorno da casa. I gatti più affettuosi sono l’ideale invece per famiglie con bambini e anziani, con persone che durante il giorno restano in casa.

8. Avete una casa adatta? Il gatto ha bisogno di movimento, se l’appartamento è piccolo è una buona idea montare delle mensole in altezza per permettergli di scalarle. I gatti amano molto stare in alto.

9. Capire se si ha la casa con balconi o giardino ideali. Meglio montare reti di sicurezza perché molti gatti hanno l’abitudine da finestre e balconi, magari inseguendo insetti o uccelli.

10. Meglio un gatto con pedigree o senza? Le scelte sono personali ma i gatti abbandonati in gattili comunali o nati per strada sono senz’altro più affettuosi e bisognosi di cure. E’ possibile pertanto adottarli attraverso associazioni di animali, annunci social, studi veterinari, amici e persone di famiglia.

Numerosi studi scientifici inoltre sostengono che avere un gatto in casa faccia bene alla salute fisica e mentale!

Chi ha un gatto in casa, giura infatti di sentirsi più rilassato e calmo: il sonno placido del gatto è infatti contagioso!

Inoltre, la presenza di un gatto in caso sembra dare un più sollievo e ristoro a coloro che hanno subito un lutto recente o un trauma grave. Il gatto, dalla sua, con il suo pelo morbido e la sua calma tantrica, il suo fare le fusa, può essere un caro ascoltatore dei nostri problemi e sfogarsi con lui divenire un vero e proprio sfogo!

Anche i gatti come i cani, poi, sono animali molto attenti e sensibili. Vi leggono nel cuore e negli occhi. Non si avvicinano a chi non li ama.

I padroni di gatti sono più anticonformisti, aperti, intelligenti ed empatici dei padroni di cani, perché la loro natura rispecchia perfettamente l’indole del felino!

E ancora… Prendersi cura di un gatto abbassa il livello di stress e ha un effetto calmante su cuore e mente. Uno studio ha rivelato che chi ha avuto un gatto per un lungo periodo corre, considerando ovviamente anche le condizioni di salute, un rischio minore del 30% di ammalarsi di cuore e di soffrire di depressione. Questo accade naturalmente, perché, forse, chi vive a contatto quotidiano con un gatto è in genere una persona più tranquilla e tende ad essere meno stressata di altre.

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