Nel 2024 sono stati arrestati nel mondo ben 553 operatori dell’informazione, dei quali 528 giornalisti. É il dato che emergerebbe dall’ultimo rapporto di Reporter senza frontiere.
Al primo posto c’è la Cina con 115 casi, seguita da Myanmar con 70 e Bielorussia con 52. Quarta la Russia con 47 cronisti incarcerati, poi Israele con 46 e il Vietnam con 39.
In settima posizione, troviamo invece 35 operatori dei media finiti dietro le sbarre, con l’Iran dove si trova ora in isolamento, nel penitenziario simbolo di Evin, anche la nostra italiana Cecilia Sala.
Nessuna accusa formale, nonostante gli undici giorni di detenzione, ma un arresto che sarebbe il domino innescato a Milano con la cattura dell’ingegnere iraniano Mohammad Abedini, avvenuto il 16 dicembre scorso. Una cattura preventiva. Una mossa studiata subito dopo l’arresto di Abedini, per il quale gli USA hanno chiesto l’estradizione all’Italia.
La Farnesina lavora costantemente per liberare Sala. «Il dialogo è aperto e stiamo lavorando in tutti i modi per cercare di riportare a casa Cecilia il prima possibile», ha detto il vicepremier Antonio Tajani a Zona Bianca su Rete 4. «È una situazione molto delicata, intricata, però il governo sta facendo il massimo, siamo tutti impegnati», ha aggiunto il ministro degli esteri Antonio Tajani.
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