È bufera sulla partecipazione dei familiari di Vittorio Casamonica nel salotto televisivo di Porta a Porta.
Duro l’attacco da parte del commissario Pd a Roma e presidente dell’Assemblea nazionale del partito, Matteo Orfini: “Porta a Porta e Rai1 riflettano: offrire un palcoscenico ai Casamonica è stato un errore grave che nulla c’entra con il servizio pubblico”.
La partecipazione a una delle trasmissioni di punta del servizio pubblico Rai della famiglia Casamonica è grave. Oltre che paradossale», aggiunge il sindaco di Roma Ignazio Marino. “Più di un milione di spettatori hanno assistito sostanzialmente a un replay dei funerali spettacolari e mafiosi già finiti sui giornali”. “Mi sento offeso come sindaco della capitale e come cittadino che paga il canone. Tutto dobbiamo fare meno che spettacolarizzare la mafia, che in questa città esiste come io denunciai in un’intervista appena 32 giorni dopo l’elezione”.
Ma agli attacchi ricevuti Bruno Vespa non ci sta. Risponde con una nuova puntata del programma dedicata ai Casamonica con ospite l’assessore alla Legalità del Comune di Roma, Alfonso Sabella, per parlare ancora una volta dei funerali del boss. “Lasciateci fare il nostro mestiere”, ha sottolineato Vespa.
E in replica Sabella, ha chiesto al giornalista di Porta a Porta, perché non fossero presenti nella ospitata dei Casamonica in studio, le vittime del clan.
Vespa allora ha risposto: “Quando Biagi ha intervistato Sindona, c’erano forse le vittime? E c’erano le vittime quando è stato intervistato Buscetta o quando Michele Santoro ha intervistato Ciancimino?”.